NAPOLI – Era da qualche giornata che il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi auspicava l’impresa. E l’impresa con una big del campionato è arrivata in casa, con il Napoli, battuto clamorosamente dai toscani 2-1. Una gara a tratti dominata dai ragazzi di Aurelio Andreazzoli che, in alcune fasi dell’incontro, hanno regalato momenti di grande gioco al cospetto di un maestro come Carlo Ancelotti. A impostare la partita è stata una rete di Farias, al 28′ del primo tempo. Poi nel finale della prima frazione il pareggio spettacolare dell’ex Zielinski, quindi nel secondo tempo un grandissimo Empoli ha messo sotto i partenopei dal primo minuto al cinquantesimo arrivando al gol con Di Lorenzo già al settimo. Una volta in vantaggio l’Empoli non solo ha tenuto il risultato con personalità, ma è andato più volte vicino al tris che avrebbe chiuso tutti i discorsi. Gara equilibrata e vivace con un Empoli in versione Allianz Stadium, con tanto brio e belle trame. L’avvio è stato convincente, come sabato con la Juventus, ma i partenopei sono stati fin da subito più ‘leggeri’ dei bianconeri, anche mentalmente. Ancelotti si è arrabbiato molto in panchina di fronte all’atteggiamento dei suoi che solo a tratti dimostrano di poter essere quella macchina da gol vista a Roma. Il vantaggio arriva grazie a una giocata di Farias che in area colpisce trovando l’avambraccio di Zielinski che devia e batte Meret sul primo palo. Il polacco si rifà dell’autogol inventandosi una conclusione dai 25 metri che sorprende Provedel, in campo al posto di Dragowski infortunato. Il missile, centrale, s’infila sotto la traversa. Poco prima, al 38′, Caputo si era divorato il raddoppio con Meret bravissimo a ribattere la sua conclusione ravvicinata. L’Empoli, che poteva andare al riposo in vantaggio, si rifà subito: al 7′ della ripresa corner di Bennacer e colpo di testa sul primo palo di Di Lorenzo che insacca. Vantaggio meritato per i toscani che erano andati vicini al raddoppio già con Pajac al 2′ e anche al 7′ con un sinistro di Caputo parato in due tempi. Ma le occasioni per l’Empoli, in ottima condizione fisica e mentale, fioccano: prima Silvestre con un colpo di testa, poi ancora Maietta in azione personale al 21′. Solo Milik risponde per il Napoli: bravo Provedel a chiudere lo specchio della porta. Nel finale ancora Empoli con Farias che getta al vento un’altra occasione clamorosa. Insomma successo meritato per l’Empoli che prende una boccata d’ossigeno, torna in zona salvezza e aspetta la gara del Bologna a Bergamo. Per Ancelotti una battuta d’arresto indolore ma spiacevole per come è arrivata. Napoli senz’anima e troppo presuntuoso. In sintesi, irriconoscibile.
Finalmente l’allenatore dell’Empoli Aurelio Andreazzoli può commentare non solo una grande prestazione contro una big, il Napoli, ma anche la vittoria. Troppe volte è stato detto che l’Empoli gioca bene ma non raccoglie. Il 2-1 al Napoli dice che non è così. “Sarebbe stato stucchevole dopo una prestazione così non vincere – dice il tecnico di casa -. Mi sono divertito da morire a vedere giocare la palla a terra. Le due squadre avranno alzato tra il sì e il no la palla dieci volte in tutta la gara. Il Napoli non ha snobbato il match e lo testimoniano i cambi fatti nella ripresa. Vuol dire che anche i grandi club possono perdere”.”Napoli remissivo? Stasera non ha giocato male il Napoli, a tratti sono stati da studiare – spiega Andreazzoli -. Ma abbiamo superato col cuore le difficoltà, in particolare gli infortuni prima del match. Poi abbiamo perso Krunic durante la gara. Ma la squadra ha risposto: da soli si va veloci, ma tutti insieme si arriva al traguardo”. Un successo per la classifica, ma non solo: “Vittoria importante perché la squadra va a casa felice per aver fatto una grande partita. Tre punti importanti per la testa del gruppo. Che ha vinto anche grazie al pubblico”. Carlo Ancelotti invece è molto deluso per l’atteggiamento in campo dei suoi giocatori. “Non c’è molto da dire, è stata una partita sottotono dall’inizio alla fine. Sono mancate testa e gambe, abbiamo meritato questa sconfitta – riconosce -. Adesso dobbiamo rimboccarci le maniche e prepararci per la prossima partita”. Forse c’è stato un calo fisiologico? “Le sconfitte non sono mai fisiologiche. Siamo stati disordinati e disattenti, avevamo un piano e non l’abbiamo seguito”. In ogni caso il tecnico del Napoli non ne fa una tragedia: “Non siamo preoccupati, non è la difesa il problema. E’ che la prestazione non è stata in generale all’altezza e la sconfitta di solito ne è la conseguenza naturale”.