La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno sequestrato su ordine del Tribunale di SantaMaria Capua Vetere beni mobili e immobili, nonché rapporti finanziari per un valore totale di 300mila euro aifratelli Davide, Pasquale e Giuseppe Marciano, imprenditori operanti nel settore dello slot machine, ritenuti vicini al clan Belforte di Marcianise. Tra i beni posti sotto sequestro anche127 slot machine già installate presso i bar di Maddaloni e nei comuni limitrofi. I tre fratelli sono attualmente detenuti dopo essere stati arrestati nel maggio scorso anno nell’ambito di un’indagine della Dda di Napoli, perché accusati di essere i gestori, in regime di monopolio e per conto della camorra, del settore economico delle slot machine, imposte con la minaccia a quasi tutti i bar e locali di Maddaloni. Già in passato la famiglia Marciano fu colpita da un sequestro di prevenzione, ma riuscì, attraverso prestanome, a tornare in possesso delle società che gestivano la distribuzione delle slot machine. Il decreto di sequestro è stato eseguito dai poliziotti dellaDivisione Anticrimine della Questura di Caserta e dai finanzieri della Compagnia di Marcianise.
I carabinieri durante il controllo al bar in via Tiburtina (dove la mamma dei due gemelli andava abitualmente a giocare), Roma, 17 giugno 2011. Saranno affidati agli operatori di una casa famiglia i tre figli della donna che questa ha abbandonato due gemelli di un anno in macchina per andare a giocare ai videopoker. La madre è stata denunciata per abbandono di minori. I servizi sociali si prenderanno cura dei piccoli, i due gemellini di un anno e la sorellina di due, in attesa della decisione del tribunale. ANSA / MASSIMO PERCOSSI
CRONACA
18 aprile 2019
Camorra: sequestrati beni a imprenditori delle slot machine