Una squadra tornata alla vittoria, qualificata aritmeticamente alla Champions League, ma una tifoseria spaccata tra chi protesta contro club e squadra, e chi li difende. E’ questo il clima che si respira nella Napoli calcistica dopo il tumultuoso pomeriggio di Frosinone, dopo il successo per 2-0 passato in secondo piano per la clamorosa protesta degli ultras a fine gara, che hanno ributtato in campo la maglietta regalata alla curva da Callejon. L’immagine dell’esterno spagnolo che, dopo aver raccolto la maglia da terra, si avvia a testa bassa verso gli spogliatoi, è l’istantanea di uno sgomento che lo spogliatoio azzurro ha profondamente avvertito. Il successo di Frosinone, intanto, ha blindato la qualificazione alla Champions League per il quarto anno consecutivo, un traguardo che il club ha celebrato sui social network: “Il Napoli è in Champions League per il quarto anno di seguito e con 4 giornate di anticipo sulla fine del campionato. Siamo l’unica squadra italiana in Europa da 10 anni di fila”, si legge in un post che attira applausi ma anche dure critiche da una parte dei tifosi. Il “partecipare non basta più” è il leit-motiv di una parte della tifoseria, in particolare dei supporter delle curve a cui oggi è arrivata una risposta indiretta ma dura da parte del club azzurro. I biglietti messi in vendita dal pomeriggio per la partita di domenica contro il Cagliari spiccano infatti per il prezzo imposto alle due curve: 30 euro. Dal club non arriva alcuna conferma di una “punizione” per gli ultras che molti ipotizzano sui social newtwork, ma in effetti il prezzo non è in linea con le altre gare del Napoli di questo livello. Prezzi alti per le curve vengono infatti imposti solo per partite di cartello come contro la Juventus (40 euro) e come per il match di Europa League contro l’Arsenal (45 euro). Dallo spogliatoio del Napoli la delusione è filtrata ieri dalle facce attonite dei calciatori, che si sentivano contestati dopo un successo, e dalle parole del tecnico Ancelotti: “I giocatori – ha detto – erano dispiaciuti per i cori che hanno sentito dal settore ospiti”. L’unico a sorridere alla fine è stato Dries Mertens che ha esultato ance sui social per aver segnato il gol numero 81 in serie A, eguagliando Diego Maradona nella speciale classifica. “Ciro”, come lo chiamano i napoletani, ha pubblicato un fotomontaggio in cui è sorridente sulle spalle si Maradona che esulta dopo un gol. “Un onore avere qualcosa in comune con il giocatore numero 1 al mondo, simbolo di Napoli e della napoletanità”, scrive Mertens,, con un post che fa impazzire tutti e che è piaciuto allo stesso Maradona che gli ha risposto via social network: “Voglio congratularmi con Dries Mertens per le 81 reti raggiunte oggi. Spero con tutto il cuore che continui a segnare ancora tanti gol con il Napoli!”.Napoli tifoseria spaccata sulle proteste. Mertens raggiunge Maradona e in un fotomontaggio esulta con lui
SPORT
30 aprile 2019
Napoli tifoseria spaccata sulle proteste. Mertens raggiunge Maradona e in un fotomontaggio esulta con lui