La Passione esprime il legame con qualcuno o qualcosa capace di trascinarci in ambiti fino a quel momento inesplorati. Questo sentimento ha spinto Bruno Vespa a diventare produttore di vino scegliendo come cornice di questo sogno il sud della terra Pugliese. Accanto a sé nell’azienda Vespa Vignaioli, ha raccolto i figli Alessandro e Federico, la vendemmia ancora una volta si è dimostrata un momento di unione familiare. Il discorso dei vini pugliesi non può non cadere su rossi strutturati e di spessore ed è per questa ragione che insieme al celebre enologo Riccardo Cotarella è stato realizzato il rosso Helena, da uve Nero di Troia in purezza. Dedicato al mito della regina dell’Antica Grecia, Elena di Troia, rappresenta la memoria del suo abbandono alla passione che provocò la leggendaria guerra. L’annata 2015 nella roteazione è consistente, dal colore rubino fitto emergono sentori fruttati, dolcezza di ribes e punta acida di fragola, cui si affianca profumo di viola in un bouquet che termina con un’affascinante sensazione di sottobosco. In bocca scorre con facilità, fresco e giustamente tannico con l’eleganza identificativa del vitigno accresciuta dalla morbidezza del passaggio di 12 mesi in barriques. Un vino da assaporare in un calice ampio per dare modo agli aromi di esprimersi e catturarci, da abbinare ad un saporito caciocavallo piastrato od una preparazione elaborata come gli anelletti al forno con melenzane. Un vino dalle prospettive gustative internazionali che, come citato da Vespa, viene descritto come Superpuglian. L’assaggio di Helena ha le vibrazioni seducenti di una voce femminile, la melodia di Meditaçào cantata dall’intensa Teresa Salgueiro somiglia al suo sorso che scorre con lentezza ed intensità.
Gennaro Miele