Un risarcimento economico di dodicimila euro per la morte di Tommaso Stara. E poi la decisione da parte dei familiari di ritirare la denuncia nei confronti degli 11 imputati nel procedimento penale. Si è conclusa così la vicenda, ieri mattina, nell’ultima udienza che ha messo la parola fine ad una storia di un clamoroso errore sanitario. Una anziano operato ad un femore sbagliato, poi una nuova operazione, le condizioni dell’uomo che si aggravano e infine un risarcimento economico di appena mille euro che ogni imputato dovrà dare ai familiari.
L’anziano ex professore di protesi dentarie originario di Sassari, ma trasferitosi da molti anni a Torre Annunziata, si ruppe un femore. Incidente purtroppo tipico delle persone che hanno già un’età avanzata e che limita di molto la loro qualità di vita. Si decise per l’intervento chirurgico. Tommaso Stara entrò in sala operatoria al Sant’Anna di Boscotrecase il 29 giugno 2015. L’intervento di riduzione della frattura, con l’inserimento di un “chiodo gamma”, era considerato di routine in una struttura ospedaliera in cui se ne praticano centinaia all’anno. Ma ci volle poco a capire che c’era stato un errore clamoroso che venne immediatamente denunciato da una delle figlie del paziente: Tommaso Stara era stato operato alla gamba sana. Un assurdo errore. Quando i sanitari si accorsero dell’errore decisero di intervenire. Subito dopo ci fu il secondo intervento che riuscì, ma le condizioni dell’86enne peggiorarono giorno dopo giorno fino al punto da rendere necessario il ricovero presso il reparto di rianimazione del San Leonardo di Castellammare dove l’anziano morì il 20 luglio.
Giovanna Salvati
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