Il primo smartphone Huawei con display full screen a non adottare per la cam frontale una soluzione con notch, foro, o slider, non appartiene ad una delle serie al vertice, P e Mate, ma è il nuovo modello di fascia media, il P Smart Z, che ha nel bordo superiore una fotocamera pop-up, che esce fuori automaticamente in circa 1 secondo prima di scattare un selfie e rientra all’interno del corpo a scatto effettuato.
È destinato a studenti e giovani professionisti, in cerca di un dispositivo che combini tecnologie avanzate e design innovativo ad un prezzo molto competitivo.
Nella confezione di vendita, oltre il telefono, sono presenti manualistica e garanzia, un cavo USB-USB Type C, un caricabatterie da 5V/2A (circa 2 ore per la ricarica completa), degli auricolari in ear di discreta qualità, una cover in silicone trasparente ed una graffetta metallica per aprire il vano SIM/microSD.
Dimensioni XL (larghezza: 77,3 mm, altezza: 163,5 mm, spessore: 8,8 mm) per la scocca unibody in plastica dalle linee morbide e dai bordi arrotondati su tutti e quattro i lati posteriori, disponibile in tre varianti cromatiche (Emerald Green, Midnight Black o Sapphire Blue) con effetto gradiente. Non aver utilizzato metallo o vetro nella costruzione lo rende inevitabilmente meno resistente in caso di caduta e più sensibile ai graffi sulla superficie posteriore, che, essendo poco oleofobica, tende anche a riempirsi di impronte. Sebbene il peso (197 g) sia ben distribuito e bilanciato, ergonomia e usabilità con una sola mano non sono eccezionali. Manca qualsiasi certificazione di resistenza all’acqua e alla polvere.
Lungo il bordo laterale, a destra, sono presenti il bilanciere del volume ed il tasto di accensione; in basso, il microfono principale, il jack audio da 3.5 mm, una porta USB type C (2.0 con supporto OTG) e la griglia dello speaker mono, non esaltante sia nella riproduzione musicale che per il vivavoce; in alto, il carrellino estraibile, che può contenere due SIM telefoniche in formato nano, o, in alternativa, una SIM e una memoria microSD (fino a 512 GB), il microfono per la soppressione del rumore e, vera novità da effetto WOW, la cam a scomparsa, azionata da un sofisticato meccanismo sottoposto da Huawei a rigorosi test di affidabilità. È resistente ad una pressione fino a 15 Kg e garantito per oltre 100.000 movimenti di salita-discesa. Inoltre, è dotato di una funzione di protezione smart, che rileva quando lo smartphone sta cadendo e ritrae la fotocamera nella misura massima possibile così da attenuare i danni dell’impatto al suolo.
Sulla faccia posteriore, oltre il logo HUAWEI in basso a sinistra, trovano posto, in alto in posizione centrale, un lettore circolare di impronte digitali, preciso, reattivo e facilmente raggiungibile dal dito indice, e, poco più sopra, a sinistra, flash led e un modulo a doppia fotocamera, pochissimo sporgente.
Sulla faccia anteriore, contraddistinta da un elevatissimo rapporto screen to body (91%), il display, in formato 19.5:9, ha una cornice sottile, che, in alto, incorpora, dietro ad una quasi impercettibile griglia, la capsula auricolare.
È un IPS con diagonale da 6,59 pollici, risoluzione FullHD+ (1080×2340 pixel) e densità 391 ppi. Non è tra i più accurati nella riproduzione dei colori, ma è nitido ed offre elevati angoli di visione. Buoni il contrasto e la luminosità bastevole anche in esterno, sotto la luce diretta del sole. Nel pannello di gestione si può modificare la temperatura del colore, optando per colori Normali o Vividi. La modalità Eye Comfort, che filtra la luce blu dannosa per gli occhi, prevenendo così l’affaticamento visivo. Da segnalare la mancanza di un LED di notifica.
A bordo il chipset Kirin 710F, composto da una CPU octa-core (quattro Cortex-A73, operanti alla frequenza di 2,2 GHz, e quattro Cortex-A53 con frequenza di clock a 1,7 GHz), e dalla GPU ARM Mali G51 MP4. È affiancato da 4 GB di RAM e 64 GB di memoria interna. I sensori integrati sono di luce ambientale, gravità e bussola digitale. Una dotazione hardware che, come verificato nel corso del nostro test, offre prestazioni abbastanza soddisfacenti nell’uso quotidiano, mostrando però la corda, quando si spinge sul multitasking, quando si verificano alcuni ritardi e i tempi di caricamento diventano più lunghi.
Nonostante la GPU integrata non sia particolarmente potente, è possibile visualizzare senza rallentamenti i giochi 3D più impegnativi, che girano in modo relativamente fluido. Da segnalare che, messo sotto carico, la smartphone si scalda notevolmente nella parte anteriore.
Il P Smart Z è un dual SIM dual standby, nelle impostazioni è possibile scegliere la SIM predefinita per dati, chiamate e SMS. Buona la ricezione e la qualità audio delle chiamate telefoniche. La connettività LTE consente di navigare in 4G+ fino a 600 Mbps in download, sono presenti, inoltre, Wi-Fi 802.11 b/g/n/ac dual band, Bluetooth 4.2 e NFC con supporto a Google Pay. Per la navigazione turn-by-turn sono disponibili A-GPS, GLONASS, BDS. Immancabile la radio FM.
La fotocamera principale del P Smart Z è dotata di due sensori. Il sensore principale è da 16 MP con ottica a 6 lenti molto luminosa (apertura f/1.8) e autofocus con riconoscimento di fase, l’altro è da 2 MP serve a generare una profondità di campo estremamente realistica per ottenere ritratti con un effetto bokeh naturale. Il sistema di intelligenza artificiale, gestito dal processore Kirin, riesce a identificare fino a 22 categorie e 500 scenari in tempo reale e a regolare al meglio le impostazioni. La qualità delle foto nel complesso non è male, almeno in condizioni di buona illuminazione, soprattutto se si considera che stiamo parlando di un dispositivo di fascia media. Per quanto riguarda la dinamica ed il livello di dettaglio, le foto però non convincono del tutto e, se c’è poca luce nell’ambiente in cui si scatta, cresce notevolmente il rumore dell’immagine e si riduce la nitidezza. Tra le modalità di scatto disponibili, quella Notte, la PRO (regolazione manuale dei parametri di scatto) l’HDR, gli adesivi AR. I video si possono girare in risoluzione Full HD fino a 60 fps e in super slow motion a 480 fps.
Non esaltanti i risultati della fotocamera frontale da 8 megapixel pop-up, nonostante benefici anch’essa dell’Intelligenza Artificiale, che riconosce 8 scene di autoscatto per ottimizzare i selfie in tempo reale. Le foto risultano spesso sovresposte e povere di dettaglio. Può registrare video in 1080p fino a 30 fps.
La batteria da 4.000 mAh, anche facendone un utilizzo intenso, ci ha consentito durante il nostro test di arrivare a tarda sera avendo un’autonomia residua di almeno il 20%. Facendone un utilizzo più leggero e riducendo il numero di app attive in background, si può puntare ad arrivare a due giorni di autonomia.
Il sistema operativo installato è Android nella versione 9, con interfaccia utente proprietaria EMUI 9.0.1, che offre una buona user experience e numerosi temi per la personalizzazione.
Il P Smart Z si può attualmente acquistare in offerta su Amazon a 279,90 euro con una MicroSD da 16 GB in omaggio.
Gennaro Annunziata