Rapine, violenze e pure truffe. Colpi su colpi messi a segno con le stesse modalità. È incubo criminalità nella zona archeologica degli Scavi di Pompei, dove una banda sta seminando il panico negli ultimi giorni tra centinaia di turisti che quotidianamente sono in fila agli ingressi del sito per una visita alle rovine dei luoghi sepolti dalla furia del Vesuvio nel 79 dopo Cristo. Prima individuano la vittima, poi si avvicinano per truffarla e infine, quando ormai il giochetto diventa palese, la rapinano puntando pure la pistola. È il piano studiato a tavolino da una banda finita nel mirino dei poliziotti di via Sacra, guidati dal vice questore Stefania Grasso. Dopo la rapina ai danni di un coreano, al quale sono stati sottratti 5mila euro in contanti, trascinandolo con violenza per alcuni metri di strada, altri colpi sono stati denunciati ai poliziotti e ai carabinieri di Pompei. I criminali, che si fingono uomini in divisa, indossando una camicia azzurrina e un cappello che possa confondere gli stranieri, hanno avvicinato un’altra turista ieri sera.
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