Migliaia di persone per dire addio a Mario Cerciello Rega, il carabiniere di Somma Vesuviana assassinato nel centro di Roma qualche giorno fa. I funerali si sono tenuti nella stessa chiesa dove Rega un mese e mezzo fa aveva sposato la fidanzata Rosa Maria, che ha seguito l’ingresso del feretro. Sulla bara, foto del matrimonio e una maglia del Napoli, di cui Mario era appassionato tifoso. Cariche di dolore le parole dell’arcivescovo Santo Marciano’, Ordinario militare per l’Italia. “Mario era fiero di essere carabiniere e come tale aiutava tutti quelli che incontrava sul suo cammino, nessuno escluso. Non chiediamo al Signore perché ce lo ha tolto, ringraziamolo per avercelo donato”. Alla solenne concelebrazione hanno preso parte il vescovo di Nola, Francesco Marino, tutti i parroci di Somma Vesuviana e numerosi cappellani militari. In chiesa rappresentanti del Governo (i ministri Salvini, Di Maio, Costa, il sottosegretario Tofalo), del Parlamento (il presidente della Camera Fico e il vicepresidente del Senato La Russa), il sindaco di Roma, Raggi, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Nistri. “Quanto è accaduto è ingiusto”, e “ci spinge, oggi, a levare un grido che si unisce alla tante e diverse voci che in questi giorni hanno formato un unico coro, testimoniando la straordinarietà dell’uomo e del carabiniere Mario, ma anche chiedendo giustizia e che eventi come questo non accadano più. Basta! Basta piangere servitori dello Stato, figli di una Nazione che sembra aver smarrito quei valori per i quali essi arrivano a immolare la vita”. Così l’Ordinario militare monsignor Santo Marciano’ ai funerali di Mario Cerciello Rega.
CRONACA
29 luglio 2019
Somma Vesuviana, migliaia di persone per l’addio al carabiniere ucciso