Da lunedì smetteranno di alimentarsi, aspettando che Vincenzo De Luca firmi l’accordo nazionale per l’assunzione dei navigator. Sono 274 solo a Napoli e provincia e, dicono, «abbiamo diritto a quel posto da vincitori di concorso».
L’inizio dello sciopero della fame coinciderà con l’ennesimo appello alle istituzioni, al Capo dello Stato, in particolare. Si riuniranno davanti alla sede della Regione Campania dove proveranno a tenere vivo il presidio di protesta.
La scelta di utilizzare “questa estrema modalità di espressione è dettata dall’atteggiamento del presidente della Regione, Vincenzo DeLuca, che ad oggi non sta dando seguito agli accordi già sottoscritti nelle conferenze unificate Stato-Regioni del 17aprile 2019 e del 27 giugno 2019, rifiutandosi di firmare la convenzione bilaterale con Anpal Servizi» che stabilisce le modalità di intervento con cui i navigator dovrebbero operare, contraddicendo così fondamentali principi costituzionali: il diritto al lavoro e all’uguaglianza».
«Chiediamo con questa battaglia di civiltà e tutela del sistema costituzionale – proseguono – parità di trattamento rispetto ai vincitori delle altre regioni italiane e che venga rispettato il diritto al lavoro e al contratto. Chiediamo inoltre – concludono – l’intervento delle più alte cariche delloStato, in primis, del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, come garante della Costituzione e rappresentate dell’unità nazionale».