A 15 chilometri dalla costa tirrenica calabrese c’è uno dei piu’ grandi complessi vulcanici sottomarini italiani, sviluppatosi dalla fusione di materiale proveniente dal mantello lungo e, in particolare, da una profonda frattura della crosta terrestre. Un complesso che si è costituito dai vulcani Diamante, Enotrio e Ovidio, si sarebbe formato nell’arco degli ultimi 780.000 anni. Allo studio ha partecipato anche l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Si legge: ”Nel Mar Tirreno orientale, la formazione di catene di vulcani situate vicino al bordo della placca adriatico-ionica sembra essere associata alla risalita di magma causata dal flusso di materiale proveniente dal mantello, indotta proprio dalla subduzione”. E ancora: ”Il complesso vulcanico e’ stato suddiviso in due porzioni. Una parte occidentale, piu’ distante dalla costa, i cui edifici vulcanici presentano una morfologia accidentata e deformata da strutture tettoniche. La parte orientale, piu’ vicina alla costa, presenta invece edifici vulcanici arrotondati dalla sommita’ pianeggiante, causata dall’interazione tra vulcanismo e variazioni del livello del mare che ha generato nel tempo cicli di erosione e sedimentazione
CRONACA
24 settembre 2019
Nel mar Tirreno scoperto uno dei più grandi complessi vulcanici sottomarini