Duecentotrentasette medici hanno firmato un appello promosso da Mario Riccio e Associazione Luca Coscioni in favore del suicidio assistito e contro il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo)che, nei mesi scorsi, “diffuse una indicazione a tutti i colleghi medici, sostenendo che se anche cambiasse la legge i medici dovrebbero comunque seguire le indicazioni del codice deontologico, anche se in contrasto con le richieste della Corte costituzionale e l’eventuale determinazione”. Lo rende noto la stessa Associazione. I medici firmatari si definiscono “pro-scelta” e contro l'”imposizione” di coscienza. “In riferimento alla richiesta di alcune associazioni mediche che si dicono pronte all’obiezione di coscienza è giusto chiarire che nessuno, nè tantomeno un medico favorevole alla morte medicalmente assistita come me – dichiara Mario Riccio, medico di Piergiorgio Welby e dirigente dell’Associazione – vuole imporre l’obbligo professionale di praticarla”. Ieri, i medici cattolici hanno dichiarato di essere pronti in 400 all’obiezione di coscienza. “Vogliamo solo garantire al paziente – afferma Riccio – quello che in tanti medici riteniamo essere un suo diritto e che speriamo che oggi la Corte Costituzionale voglia definitivamente sancire”. “Insieme a tanti altri medici che condividono medesime convinzioni e obiettivi – conclude – saremo presenti al Congresso Nazionale di Associazione Luca Coscioni in programma dal 3 al 6 ottobre presso l’Università degli studi di Bari”
CRONACA
25 settembre 2019
Fine vita: 237 medici firmano appello pro-suicidio assistito