NAPOLI – La protagonista prima del fischio d’inizio è stata la sua Pia, portata in braccio da papà Balotelli all’ingresso in campo con la maglia del Napoli, poi a fine gara la scena se l’è ripresa il Supermario calciatore, festeggiando il primo gol della sua nuova avventura in serie A con la casacca del Brescia. Poi la dedica alla sua piccola, con posto e foto con lei in braccio sui social: “Un sogno che si avvera, ti amo amore mio” scrive l’attaccante, che ci tiene anche a ringraziare i tifosi del Brescia “venuti fin qua. La sconfitta fa sempre male ma a testa alta andiamo avanti con voglia e determinazione. Bravi ragazzi!”. Il ritorno alla rete di Balotelli è il segno di speranza che il Brescia intravede nella domenica del ko in casa del Napoli, una sconfitta preventivabile ma che annuncia davvero al campionato che Balotelli è tornato, con il suo stacco di testa, il senso della posizione in area, il gol.
L’ultima rete di Balo risaliva al 28 aprile scorso, l’aveva segnato con la maglia del Marsiglia contro il Nantes e anche quella volta era finita con una sconfitta per 2-1. Quella era però la coda di un’avventura stanca in Ligue 1, questa è l’inizio di quella che Balotelli e il calcio italiano sperano sia una rinascita. Un inizio segnato da un gesto di amore per Pia, la sua primogenita che ora ha sei anni ed è nata dalla sua storia con Raffaella Fico: la piccola vive con la mamma a Napoli, una città che Balotelli ama di un’amore ricambiato e cementato oggi da quella maglia azzurra indossata da Pia nell’abbraccio con il papà e con il San Paolo, che ha sempre applaudito Balotelli avversario e lo ha spesso desiderato come beniamino, anche se le voci di mercato che tornano ogni estate non si sono mai concretizzate. Oggi, infatti, se lo coccola il tecnico del Brescia Corini: “Balotelli lo conoscete tutti – dice a fine gara – è arrivato qui con grande motivazione, ha qualità tecniche importanti e ha trovato coesione con la squadra. Mi aspetto sempre di più da lui”. Lui, Balotelli, aspettava il gol ma anche l’abbraccio con la figlia Pia, che ha voluto portare fin dentro al campo e che viene spesso a trovare a Napoli, portandola con sé anche a godersi le meraviglie della Campania, dalla Costiera Sorrentina a quella Amalfitana.
Ora le strade tornano a separarsi, con Balotelli che si preparerà ad affrontare il Sassuolo e il Napoli che pensa alla seconda sfida europea, contro il Genk a cui Ancelotti arriverà con Maksimovic uscito dallo stadio con le stampelle e Manolas alle prese con un’affaticamento muscolare. E di questo Napoli-Brescia resteranno i tre punti azzurri, il gol di Mertens che ora è solo a -1 dai 115 gol di Maradona a Napoli, ma soprattutto il sorriso della piccola Pia Balotelli, abbracciata dal papà e dai quasi 50.000 del San Paolo mentre indossava la maglia azzurra.