Nel mondo dei prodotti high-tech, le innovazioni vengono introdotte dapprima sui costosi modelli top di gamma per poi essere ereditate, dopo qualche tempo, almeno 6-12 mesi, dai dispositivi di fascia inferiore. Questo è successo anche con la fotocamera selfie pop-up ed il lettore di impronte in-display, caratteristiche che sembravano futuristiche e lo scorso anno hanno lasciato molti a bocca aperta. Ormai sono disponibili oltre che sulle ammiraglie Android, come il OnePlus 7 Pro, anche su dispositivi dal prezzo più abbordabile come il medio gamma Mi 9T di Xiaomi, l’azienda cinese quarta per numero di smartphone venduti in Europa.
Nella confezione di vendita, sono presenti, oltre lo smartphone, la manualistica, un alimentatore 12V/1.5A, un cavo USB/USB Type-C e una cover rigida nera.
Perfettamente assemblata la scocca unibody del Mi 9T ha un design elegante ed è rivestita, su ambo le facce (curvatura 3D sul retro), con vetro Corning Gorilla Glass 5, mentre il frame laterale è in alluminio lucido. È disponibile in tre colorazioni, oltre quella nero con effetto carbonio sono disponibili le versioni blue e red con finitura lucida ed effetti oleografici cangianti sotto la luce. Le dimensioni (156.7 x 74.3 x 8.8 mm) sono in linea con gli attuali standard, il peso (191 g) è importante ma ben distribuito e bilanciato. Pur non essendo compatto ha una buona ergonomia. Come per altri prodotti Xiaomi, mancano certificazioni che garantiscono la resistenza a acqua e polvere.
Lungo il bordo laterale, a destra, il bilanciere del volume e un tasto di accensione rosso; in basso, lo slot estraibile per le due nanoSIM, la porta USB type C, un discreto altoparlante mono e il microfono principale; in alto, la presa audio da 3.5 mm, il microfono secondario, per la soppressione dei rumori di fondo, e il meccanismo pop-up motorizzato della camera anteriore che integra il LED di notifica. Accompagnato da un effetto sonoro personalizzabile, il pop-up si apre automaticamente in modo fluido, quando si passa alla fotocamera selfie o si preme il pulsante di accensione con sblocco facciale abilitato. Test effettuati da Xiaomi garantiscono fino a 300.000 movimentazioni del pop-up, che in caso di caduta del telefono, si ritrae rapidamente per evitare danni, così come quando viene esercitata una pressione verso il basso su di esso.
Sulla faccia posteriore, in alto al centro, poco sopra il dual flash monocromatico, leggermente sporgente, una piccola base, protetta da vetro zaffiro, che contiene, disposte a semaforo, due (principale da 48 MP e grandangolo da 13 MP) delle tre ottiche della fotocamera principale, mentre, poco più in alto, la terza (teleobiettivo da 8 MP) ha una corona cromata.
Circondato da una cornice sottilissima (rapporto schermo-corpo del 91.9%), il display Full Screen (19.5:9) da 6,39 pollici è un AMOLED con risoluzione FHD+ (2340 x 1080) e densità 402 ppi. Offre colori brillanti, luminosità (646 nits) e contrasto elevati, ottimi angoli di visione. Perfettamente leggibile anche in piena luce grazie alla modalità antiriflesso 2.0, che regola in modo intelligente la luminosità. Disponibile una vasta gamma di personalizzazioni del profilo colore, con possibilità di aggiungere o ridurre il contrasto, scegliere tra tonalità più calde o più fredde. Presenti, inoltre, la Modalità Lettura, che riduce l’emissione di luce blu, di sera e negli ambienti bui ed il Display Ambient (il display always-on di Xiaomi), che consente, senza sbloccare il telefono, di vedere l’ora e la data e di controllare se ci sono notifiche. Supportati i contenuti video HD e HDR.
Sotto il vetro, che protegge il display, è integrato un sensore ottico di impronte a schermo, un sistema affidabile e veloce per sbloccare il telefono alternativo a quello classico con PIN o sequenza, e a quello con riconoscimento del viso, attraverso la camera frontale, meno sicuro, in quanto 2D.
Il Mi 9T è equipaggiato con il chip Qualcomm Snapdragon 730, un octa-core (2×2.2 GHz Kryo 470 Gold & 6×1.8 GHz Kryo 470 Silver) realizzato con tecnologia di processo a 8nm, ultimo arrivato nella famiglia dei chip semi-premium della Qualcomm. È ovviamente inferiore al top di gamma Snapdragon 855 (presente sul Mi 9T Pro), ma ha, rispetto allo Snapdragon 710, prestazioni nettamente migliori (del 35% mentre il consumo energetico è ridotto del 10%). Insieme ai 6 GB di RAM ed alla GPU Adreno 618, offre, come verificato nel corso del nostro test, una grande fluidità con le app, con i giochi 2D e 3D, girando e riproducendo filmati 4K. La memoria interna UFS2.1 da 64 GB o 128 GB non è espandibile.
Anche se messo alla frusta rimane abbastanza freddo e non si hanno fenomeni di throttling. La tecnologia proprietaria Mi Turbo è in grado di ridurre del 25% i rallentamenti di sistema dopo 18 mesi di utilizzo.
Il Mi 9T è un dual SIM dual standby, tramite impostazioni è possibile scegliere la SIM predefinita per dati, chiamate e messaggi. Eccellente la qualità delle chiamate telefoniche, grazie a segnale telefonico stabile e a microfoni, capsula auricolare e vivavoce efficienti.
Per quanto riguarda la connettività sono presenti 4G LTE (fino a 600 Mbps in DL), Wi-Fi (2.4G/5G, 802.11 a/b/g/n/ac), Bluetooth 5.0 e NFC con supporto a Google Pay. Per la navigazione turn-by-turn, sono disponibili GPS, A-GPS, Glonass, Galileo e BDS. Presente la radio FM con RDS.
La batteria integrata da 4000 mAh consente di arrivare alla fine di intense giornate di utilizzo con un’autonomia residua di oltre il 30%. Facendo un utilizzo normale del dispositivo, sfruttando anche le opzioni di risparmio energetico, è possibile non ricaricare per quasi due giorni. Collegando lo smartphone al caricabatteria da 18 W in dotazione si passa da 0 al 45% in 30 minuti mentre per una ricarica completa occorrono circa 100 minuti. Manca la ricarica wireless.
La fotocamera posteriore è tripla. Dispone di un sensore principale da 48 megapixel (pixel da 0,8 μm) con ampia apertura f/1.8, affiancato da un sensore da 8 megapixel (pixel da 1.12µm) con teleobiettivo (zoom 2x ottico) ƒ/2.4 e da un sensore da 13 megapixel (pixel da 1.12µm) con ultra grandangolare ƒ/2.4. Nessuno degli obiettivi è dotato di stabilizzazione ottica dell’immagine (OIS), ma c’è la stabilizzazione elettronica (EIS). Il comparto fotografico sfrutta algoritmi di intelligenza artificiale per riconoscere la scena ed ottimizzare i parametri di scatto. Disponibili molte modalità di scatto, tra cui la Panorama, la Pro e la Ritratto con regolazione della sfocatura dello sfondo.
Il sensore principale scatta foto da 12 megapixel interpolando quattro pixel in uno, offrendo un elevato livello di dettaglio e colori realistici. In notturna le foto sono ancora belle, ma l’aggressiva riduzione del rumore comporta la perdita di molti dettagli. La modalità Notte (impiega circa un secondo per scattare) fa la differenza essendo in grado di ottenere l’esposizione corretta anche negli ambienti più bui. Il risultato è ben bilanciato e i soggetti appaiono più dettagliati.
La fotocamera da 8 megapixel non è performante come quella principale, ma produce comunque ottime immagini con molti dettagli. Questa fotocamera con zoom non si accende quando la luce scende al di sotto di una certa soglia. Gli scatti della fotocamera da 13 megapixel ultra grandangolare hanno una qualità inferiore rispetto alle altre due, ma i colori sono ancora belli e i livelli di rumore bassi. Hanno una notevole morbidezza d’angolo, riconducibile alla correzione automatica della distorsione. Quando le luci si abbassano, è consigliabile non utilizzare il grandangolo vista l’apertura.
La fotocamera frontale da 20 megapixel con apertura ƒ/2.0 offre selfie nitidi con colori belli e dettagli più che sufficienti. Quando l’HDR è attivo anche le scene più impegnative offrono una buona gamma dinamica. È possibile scattare selfie con sfondo sfocato anche se non c’è un sensore di profondità.
Il Mi 9T può registrare video fino a 4K a 30 fps. Sono disponibili anche le altre modalità comuni: 1080/30 fps e 1080/60 fps. Per quanto riguarda i video slow-motion, si possono girare a 1080p/120 fps e a 720p/960 fps o 240 fps.
Solo l’ottica principale e il grandangolo sono utilizzabili per girare video e si può passare da l’uno a l’altro anche a ripresa in corso. L’EIS (la stabilizzazione elettronica) svolge un eccellente lavoro in termini di stabilità video e qualità dell’immagine.
Il sistema operativo è la versione 9 Pie di Android con MIUI Global 10.3.12 Stabile, l’interfaccia utente proprietaria ricca di funzioni e di opzioni di personalizzazione. Si può scegliere tra la classica navigazione a tre pulsanti o le gesture. Esiste un Tema Dark che cambia tutti i colori del sistema dal bianco al nero aumentando ulteriormente l’autonomia grazie allo schermo AMOLED. Interessanti le funzioni Dual App per usare con account diversi la stessa app e Second Space per creare una partizione protetta da password, in cui installare app, conservare immagini e altri contenuti, a cui non si vuole che occhi indiscreti possano accedere.
MI 9T costa a listino 349,90 euro nella versione con 64 GB di memoria, 70 euro in più quella con 128 GB. Su Amazon è attualmente possibile acquistare il modello base a 299 euro, un prezzo che lo rende un super best buy, probabilmente il miglior smartphone di fascia media attualmente in circolazione.
Gennaro Annunziata