NAPOLI – Regolamentare la movida napoletana con l’intento di promuovere ”un’ordinata e civile convivenza, di migliorare la qualità della vita, di garantire la tutela della sicurezza assicurando a tutti i cittadini la più ampia fruibilità dei beni di uso collettivo”. Sono gli obiettivi a cui punta l’ordinanza sulla movida emessa oggi dal sindaco, Luigi de Magistris. Con l’arrivo della stagione invernale, come ogni anno, si ripropone il tema della convivenza, soprattutto in alcune zone della città, tra chi vuole divertirsi fino a tardi, sostando spesso anche in strada, e chi invece vuole godersi la tranquillità della propria casa. Da qui la necessità, per l’Amministrazione comunale di fissare regole per i locali e gli esercizi commerciali che si estendono all’esterno. L’ordinanza prevede il divieto di vendita di bevande in vetro o lattine dopo mezzanotte, la chiusura dei locali alle 2.30 dalla domenica al mercoledì e alle 3.30 dal giovedì al sabato, l’obbligo del mantenimento della pulizia e dell’ordine dell’area antistante per le attività alimentari takeaway e obbligo, per tutti gli esercizi commerciali, di non produrre suoni e rumori percepibili all’esterno dopo la mezzanotte, pena una sanzione di 500 euro che in alcuni casi può comportare la chiusura dell’esercizio commerciale per alcuni giorni o per mesi. Per quanto riguarda gli orari di chiusura il testo li sospende in occasione di festività quali i Santi, Natale, Capodanno, Pasqua, 25 aprile, 1 maggio e 2 giugno. L’ordinanza individua sei aree della città in cui ”sono state riscontrate peculiari criticità legate a fenomeni di assembramento e aggregazione, incidenti sulla vivibilità dell’area e sulla quiete pubblica”.
Le zone sono: Chiaia e il lungomare, Vomero con via Aniello Falcone, il Centro storico, l’area tra piazza Garibaldi e piazza Nazionale che comprende anche il quartiere Vasto, la zona di piazza Carlo III e largo Sant’Antonio Abate, Bagnoli-Coroglio. L’ordinanza vieta agli esercizi commerciali nelle aree individuate “di vendere per asporto, anche attraverso apparecchi automatici, qualsiasi bevanda in contenitori di vetro e/o lattine, tutti i giorni dalle ore 24 fino alla chiusura dell’esercizio”. Nell’area di Bagnoli e in piazza Carlo III, in particolare, “vista la presenza di strutture autorizzate al pubblico spettacolo e di stabilimenti balneari, è consentita l’apertura degli esercizi commerciali anche oltre gli orari stabiliti per la sola vendita di alimenti”. Per quanto riguarda la lotta ai rumori, il testo prevede che ”ogni esercizio commerciale dovrà garantire che i relativi locali di pertinenza siano dotati di misure tecniche tali da evitare che suoni e rumori siano percepibili all’esterno dopo le ore 24, ferma restando la normativa vigente sull’impatto acustico”, e che “le attività commerciali e artigianali del settore alimentare per le quali non è prevista la somministrazione all’interno del locale o in aree di pertinenza dell’esercizio stesso, dovranno provvedere al mantenimento della pulizia ed ordine, dell’area antistante e limitrofa al rispettivo locale durante l’orario di apertura, nonché alla realizzazione di un servizio di pulizia aggiuntiva a quello normalmente svolto istituzionalmente subito dopo l’orario di chiusura”. L’ordinanza si pone anche come strumento di contrasto al fenomeno dei parcheggiatori abusivi affermando che l’attività di parcheggiatore o guardiamacchine ”è vietata senza autorizzazione”. Il testo inoltre ‘ordina’ alla polizia municipale di intensificare i controlli così come all’Asia di intensificare il ritiro del vetro.