NAPOLI – La guerra alle baby gang si alza di tono: ora ecco i metal detector per intercettare i coltelli che troppo facilmente finiscono nelle tasche di ragazzi anche di ‘buona famiglia’, armi per le ‘guerre’ del sabato sera che agitano la movida del quartiere Vomero. Un’emergenza giovani che a Foggia registra ancora aggressioni da parte di gruppi di minorenni che scelgono i propri bersagli tra i passanti. Gli ultimi due episodi di una lunga serie si sono verificati ieri sera quando, in due circostanze differenti, un gruppo di ragazzini è stato accerchiato e preso a calci e pugni; e un 50enne è stato picchiato. Le aggressioni seguono quella di domenica scorsa quando in un rione alla periferia di Foggia un 60enne è stato aggredito da minorenni riportando la frattura all’omero. “Verso le 20 – raccontano i genitori dei ragazzini aggrediti – i nostri figli, di età compresa tra i 12 e i 14 anni, stavano mangiando un pezzo di pizza. Improvvisamente sono stati circondati da un altro gruppetto di minorenni che senza alcuna motivazione hanno iniziato a tirar calci e pugni”. L’aggressione al 50enne è scattata invece dopo che l’uomo aveva rimproverato alcuni ragazzini che stavano rompendo bottiglie di vetro e infastidendo i passanti. La vittima dell’ aggressione ha poi scritto al prefetto di Foggia Raffaele Grassi. “La cosa più scioccante si è verificata quando, ad aggressione conclusa, sono arrivate le volanti della Polizia: molti ragazzi presenti – racconta nella missiva – hanno fischiato alle forze dell’ordine. Stiamo crescendo dei tifosi della malavita, ragazzi che per poter vivere la loro adolescenza devono avvicinarsi al delinquente di turno per essere protetti dalle aggressioni”. A Napoli, Questura e comando provinciale dei Carabinieri hanno deciso di cinturare in maniera massiccia la zona collinare della città dividendosi le strade di intervento. E i Carabinieri, in particolare, della compagnia Vomero e del reggimento Campania, si sono posizionati ai tornelli della stazione “Vanvitelli” per controllare con il metal detector i ragazzini che stavano per oltrepassarli impedendo vere e proprie invasioni di giovani senza biglietto. Tre teenagers sono stati denunciati per possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere. Su uno di loro, di appena 13 anni, utilizzando proprio il metal detector, è stato possibile scoprire, negli slip, un coltello a serramanico con lama di 8 centimetri; un 20enne di Anacapri aveva un coltello a serramanico con lama di 4 centimetri mentre un 16enne ne aveva uno con lama di 9. L’offensiva di fatto replica quanto attuato nelle 24 ore precedenti quando cinque persone – sempre al Vomero – sono state denunciate per porto abusivo di armi e altrettanto i coltellini sequestrati. La guerra alla diffusione di queste armi tra i giovani è diventato un imperativo del generale di brigata Canio Giuseppe La Gala che nei giorni scorsi ha lanciato un appello ai genitori: “Controllate le tasche dei vostri figli, evitate che vadano in giro con un coltellino in tasca: purtroppo sempre più spesso sta capitando che ragazzi che non hanno nessun legame con gli ambienti criminali si trovino a reagire per questioni di orgoglio rischiando di commettere un omicidio”. La svolta all’azione investigativa è stata fornita da un ferimento, avvenuto giusto una settimana fa in via Scarlatti, affollatissima come ogni sabato sera: prima una lite per futili motivi tra due comitive di giovani, poi uno schiaffo ed ecco spuntare un coltello. Un 18enne ha ferito un minore di 17 anni, finito in ospedale, e poi è fuggito: i carabinieri lo hanno rintracciato ed arrestato per lesioni gravi, dopo averlo fatto medicare perché si era ferito con la sua stessa arma.
CRONACA
13 ottobre 2019
Gioventù violenta: a Napoli polizia col metal detector