La salma di Manuela Ghezzi è bloccata in Namibia. Il Consolato italiano non ha ancora avuto il via libera per il trasferimento del corpo della trentaquattrenne di Castellammare di Stabia, che è deceduta nel Paese dell’Africa del Sud. Perché sull’incidente stradale che è costato la vita alla figlia dell’ex consigliera comunale Ida Scarpato c’è un’indagine. Una prassi, evidentemente, per accertare se ci sono responsabilità. A seguire il caso per la famiglia è arrivato in Namibia il fratello di Manuela, che ha raggiunto gli amici che hanno accompagnato la trentaquattrenne in quel viaggio. Si tratta di tre ragazzi di Castellammare di Stabia rimasti illesi nell’incidente e attualmente sotto shock. Sono stati ascoltati dalle autorità del posto impegnate a ricostruire la dinamica dell’impatto che ha determinato la morte di Manuela. E’ rimasta in città invece la madre, Ida Scarpato, che ha ricevuto testimonianze di affetto e cordoglio per il dolore immane con il quale è costretta a convivere, dopo la perdita della sua primogenita.
La manager
A Castellammare sono tantissime le persone che sono rimaste scosse dalla notizia. La trentaquattrenne era molto conosciuta, anche per via dell’impegno politico della madre negli anni scorsi. Tutti la ricordano come ragazza gioiosa, sorridente, preparata e con tanta voglia di vivere e di scoprire il mondo. Una professionista che s’era affermata nel Regno Unito, a tal punto da diventare la direttrice di un hotel di lusso a Londra. Una tragedia che ha scosso anche il mondo della politica e numerosi sono stati i messaggi di cordoglio. Tra questi anche quello del sindaco di Castellammare di Stabia, Gaetano Cimmino: «La tragica scomparsa di Manuela è un colpo al cuore per me. Mi stringo forte intorno al dolore che ha colpito la sua famiglia e la mia amica Ida – ha detto il primo cittadino – Un dolore insopportabile per una madre. A te, cara Ida, e a tutti i tuoi cari giunga l’abbraccio mio, della mia amministrazione e della città intera per una perdita che ha commosso tutti noi».
L’incidente
Intanto, in città tutti stanno cercando di avere notizie sulla tragedia. Gli amici che hanno seguito il viaggio di Manuela in Africa, attraverso il suo racconto sui social, appena poche ore prima che si diffondesse la notizia della tragedia hanno visto un suo post nel quale raccontava felice di essersi lanciata con il paracadute. L’incidente che l’è costato la vita, invece, sarebbe accaduto poche ore dopo. Qualcuno racconta che l’auto noleggiata dai quattro amici, tutti stabiesi, si fosse cappottata. Altri invece che si sarebbe scontrata con un altro mezzo. La realtà è che al momento non ci sono notizie certe, anche perché la situazione è bloccata in Africa e le autorità stanno indagando sull’incidente. Tant’è vero che non è stato nemmeno autorizzato il trasferimento della salma in Italia, per il momento.
Il viaggio
Manuela ha raggiunto la Namibia appena il 18 ottobre scorso, come ha raccontato lei stessa sui social, dopo aver partecipato al matrimonio del cugino. Un viaggio organizzato per staccare un po’ la spina dal lavoro che l’aveva tenuta impegnata come direttrice di un hotel di lusso a Londra. Una vacanza alla quale, assieme a lei, hanno partecipato altri tre ragazzi di Castellammare di Stabia, che già da anni lavorano all’estero e girano il mondo. Un periodo che doveva essere di svago, felice, proprio come quella foto che Manuela ha pubblicato su Facebook quando s’è lanciata con il paracadute. Un viaggio che purtroppo s’è rivelato fatale per la 34enne stabiese.