Da un lato una nuova sorpresa del circuito napoletano, Donatella Scarpato, aka Donix, dall’altro spunta fuori Ugo Scichilone, aka Speranza, un italofrancese vissuto nelle banlieu. Due facce di una stessa moneta, quella dell’hip hop, eppure così distanti nell’approccio alla scrittura. Speranza è un punk gangsta che ha trasferito a Caserta un pezzo enorme di integrazione culturale, lui che da bambino ha vissuto gomito a gomito con arabi, sudamericani e rom. Chi l’avrebbe mai detto. Nei suoi video girano pistole, sirene della polizia, minacce a Saviano (“Saviano, ti rubo la macchina e te la faccio trovare a Caivano”, mi fa morire dal ridere) e soprattutto una potenza musicale devastante, che ha già attirato l’interesse della scena nazionale con una turnè insieme a Barracano e Massimo Pericolo. Donix, ricci neri, estro e grazia black beat presenta invece un nuovo singolo, “In cerca di…”, da ieri mattina in rete. Già frontwoman del combo La Pankina Crew e partner al canto sia nel disco Bassi per Le Masse sia nel successivo tour di Luca ‘O Zulù Persico – frontman della storica 99 Posse – è un astro della scena urban *hip hop* soul di Napoli, insieme alla trapper Catena, la versione femminile di Liberato, Sum e La NIÑA.Una scena enorme e molto prolifica, di cui cerchiamo di fare un punto: si va dai 13 Bastardi, La Famiglia e Speaker Cenzou che sul finire degli anni novanta già infuocavano i centro sociali con le loro rime con beat generati dai primi campionatori e batterie elettroniche. Poi arrivarono Fuossera e Co’Sang ovvero Luchè e Ntò che collegano la cultura afro-americana allo stile gommorristico. In provincia si fecero notare la Puazze Crew e i Funky Pushertz. Solo in un secondo momento si annotano i successi nazional-popolari di Rocco Hunt e Clementino quest’ultimo già noto nel circuito delle battles di free style. PeppOh e Oyoshee sono i rapper del momento ma il trend è l’Urban Music grazie al genere Trap, non altro una sfumatura sonora che si caratterizza per voce effettata dal vocoder e con basi strumentali dal beat più liquido. I punti di riferimento per i giovani oggi sono Enzo Dong, che sta ultimando l’album, e Le Scimmie che con Vale Lambo e Lele Blade rappresentano la new wave come Geôlier e Vincenzo Bles rapper, cantautore, videomaker e regista ed è prossimo al debutto discografico. Samurai Jay è il nuovo fenomeno della rap-game, Bl4ir è l’altro emergente con venticinque milioni di views del debutto “Te Boté Italian Remix”. Infine c’è Paky G che alle sonorità trap mescola melodia tipica della musica napoletana. Insomma sembra di essere tornati agli anni della Pantera. Senza Pantera.
M|MHZ
24 ottobre 2019
Periferie urban e dancefloor: l’era moderna dell’hip hop napoletano