Un membro del Comitato nazionale dei Radicali italiani è stato fermato con l’accusa di associazione mafiosa e favoreggiamento nell’ambito di un’operazione disposta dalla Procura di Palermo che ha portato in carcere 5 persone, compreso il capomafia di Sciacca Accursio Dimino. Antonello Nicosia, esponente radicale per anni impegnato in battaglie per i diritti dei detenuti, secondo i magistrati avrebbe sfruttato le visite in carcere ai boss detenuti, compiute al seguito della deputata Giuseppina Occhionero (prima Leu, ora passata a Iv), per fare da tramite fra capimafia e clan, portando all’esterno messaggi e ordini. In alcune intercettazioni, citate nel decreto di fermo, Nicosia insultava Falcone e definiva il boss Matteo Messina Denaro “il nostro primo ministro”. Occhionero non è indagata ma sarà sentita come testimone.
CRONACA
4 novembre 2019
Messaggero dei boss in carcere. Fermato esponente dei Radicali