NAPOLI – “Il lavoro è uno degli elementi fondamentali per escludere l’inserimento dei giovani nelle organizzazioni criminali”. A parlare è Federico Cafiero De Raho, procuratore nazionale antimafia, a Napoli per la giornata di chiusura della terza edizione della Active school jobs, promossa dal Movimento cristiano dei lavoratori. La disoccupazione spinge “a volte i giovani che non riescono a trovare lavoro a rivolgersi ad ‘altri datori di lavoro’: i criminali”. “I criminali – ha affermato – sono sempre disposti a dare denaro in cambio di lavori, a volte solo trasporto di stupefacenti o detenzione di armi, a volte con la partecipazione a piccole azioni che diventano poi più gravi con l’inserimento nella organizzazione”. “Questo è quello che riscontriamo spesso – ha concluso – nei giovani che entrano nella camorra”.
CRONACA
30 novembre 2019
Camorra: De Raho, il lavoro contro il ‘reclutamento’ di giovani