“Siamo soli, intorno a noi c’è il mare”. Federalberghi lancia un grido di allarme in queste giornate di isolamento mentre il 118 è costretto ad intervenire senza il medico per un soccorso di emergenza. “Bisogna che qualcuno spieghi ai capresi quali sono le regole che stabiliscono la possibilità di andare e venire dall’isola e soprattutto dove ci si può dirigere – ha detto Sergio Gargiulo presidente degli albergatori – capisco le difficoltà incontrate dagli aliscafi che oltre un certo grado di mare mosso non possono andare ma per le navi lente la scelta di Sorrento come attracco a volte sembra forzata. Non vorrei che fra un po’ anche aliscafi e traghetti fossero costretti a scalare direttamente a Salerno per raggiungere la terraferma con il loro carico di pendolari e turisti”.
Intanto lo stop ai collegamenti di questi giorni ha causato un’emergenza di…emergenza. Il medico del 118, infatti, in servizio da più di due giorni e mezzo senza poter “smontare” è stato colto da un malore. I vertici dell’Asl nella giornata di ieri proprio per consentire “il cambio” del personale medico disponevano l’impiego di un elicottero. Nelle stesse ore il personale del 118 interveniva per un codice rosso per un uomo privo di conoscenza in via Arco Naturale, stradina alberata e quindi interessata tra l’altro dai danni del maltempo. A prestare le prime cure, dunque, erano infermiere ed autista che trasportavano d’urgenza l’uomo all’ospedale “Capilupi” dove i medici gli diagnosticavano un’emorragia addominale e disponevano il trasferimento a Napoli. “Su quest’isola ci sono due comuni, intorno c’è il mare – aveva detto nelle scorse ore il leader degli imprenditori isolani – siamo soli, ci hanno lasciati da soli e la fase attuale dei rapporti fra le due amministrazioni, non aiuta. Il mio augurio è che possa prevalere la buona volontà e si riprenda la via della collaborazione perché la rottura dei rapporti istituzionali porta a una frattura nella società, nel tessuto economico e turistico e danneggia l’isola. Invito le parti al dialogo e alla moderazione. Mettiamo da parte le tensioni e riflettiamo tutti”.
Marco Milano