La voglia di suonare uno strumento musicale può nascere durante l’adolescenza ma anche in età adulta. Iniziare a farlo, spesso, vuol dire però affrontare spese importanti per acquistare apparecchiature che possono essere ingombranti oltre che rumorose. È il caso in particolare della batteria, che occupa lo spazio di un divano e può creare non pochi problemi con i vicini di casa.
Esiste da poco un’alternativa innovativa, decisamente meno dispendiosa che elimina gli effetti collaterali di ingombro e rumorosità molesta. Sviluppata dalla startup francese Redison, si chiama Senstroke ed è la prima batteria connessa, pensata sia per i batteristi dilettanti che per quelli esperti. Si può usare ovunque ed in qualsiasi momento. Oltre a suonare, si possono registrare le proprie performance e, riascoltandosi, si può migliorare, correggendo gli errori.
Il funzionamento del sistema, ideato da Jérôme Dron, appassionato di musica e tecnologia, è basato su speciali sensori, realizzati in plastica di colore bianco (67 x 19 x 24 mm; 19 g), che vanno agganciati a comuni bacchette da batteria e, attraverso appositi cinturini, anche alle caviglie, se si vogliono simulare i pedali di charleston e grancassa.
I sensori, che all’interno integrano una batteria (12 ore di autonomia, 3 ore per la ricarica completa), si collegano, via Bluetooth, ad uno smartphone su cui va installata la companion app gratuita, disponibile per Android e iOS. Dopo averli accesi, si deve effettuare una semplice e veloce procedura di configurazione per definire uno ‘’spazio di gioco’’.
La tecnologia brevettata Senstroke fa sì che qualsiasi oggetto (un pouf, un cuscino, un tavolino, le ginocchia) possa fungere da elemento della batteria (rullante, piatti, timpano, tom tom, ecc.), l’immaginazione è l’unico limite. Va detto però che, utilizzando i Practice Pad, si ha una qualità di rimbalzo superiore oltre a meglio ammortizzare l’impatto delle bacchette sulle superfici più dure.
Concluso il set up, si può iniziare subito a suonare. Ogni impatto delle bacchette e movimento dei piedi viene catturato in tempo reale e trasformato in una nota MIDI, che riproduce in modo fedele i suoni emessi da una vera batteria.
L’ascolto avviene attraverso lo smartphone, che può essere collegato, a seconda delle circostanze, ad una cassa più potente o a una cuffia, così da non disturbare chi è intorno.
Durante la nostra prova, effettuata utilizzando un Oneplus 7T Pro, non abbiamo rilevato alcuna latenza, tuttavia Redison, prima di effettuare l’acquisto, consiglia di verificare la compatibilità del proprio smartphone, visto che alcuni modelli hanno un tempo di reazione troppo elevato.
Senstroke gestisce i diversi livelli di rimbalzo in modo realistico. Tutto è stato progettato per offrire le stesse sensazioni di percussione di una vera batteria. Il prodotto è quindi pienamente compatibile ad un uso professionale e, in particolare, fissando i sensori a un drumkit acustico reale, offre la possibilità di registrare le sessioni di batteria senza apparecchiature aggiuntive direttamente con l’app o con qualsiasi altro software DAW.
Nel sito aziendale, oltre la procedura dettagliata di inizializzazione, sono presenti tutorials che spiegano come collegare i sensori ad altri software musicali assistiti come Garage Band, EZdrummer, Reaper e Abelton Live. Utile il forum messo a disposizione della community sempre più numerosa. Sono previsti aggiornamenti regolari dell’app, e in futuro dovrebbero arrivare anche corsi interattivi.
Nello shop on line del produttore transalpino si può acquistare il Kit Essential (due sensori, un pad e una coppia di bacchette) a 160 euro, spedizione compresa, il Kit Standard (quattro sensori) a 219 euro, il Kit Ultimate (quattro sensori, tre pad e una coppia di bacchette) a 250 euro.
Il Kit Standard è in vendita anche su Amazon sempre a 219 euro.
Per chi sta iniziando a suonare la batteria ma anche per chi già la suona da tempo, Senstroke rappresenta una soluzione unica per facilitare l’apprendimento e migliorare le proprie prestazioni, salvaguardando, fatto non trascurabile, i rapporti con la propria famiglia ed il vicinato.
Gennaro Annunziata