Giovani. Ovunque, dai giornali alle radio, si parla del problema dei giovani: giovani definiti come disinteressati ma anche di giovani che riempiono le piazze, giovani svogliati ma anche giovani che combattono per un posto di lavoro adeguato in un mondo sempre più precario.
C’è chi parla di malessere democratico, chi invece di nichilismo giovanile: ma chi siamo in realtà? A chi interessano veramente le nostre idee?
Ci sentiamo messi in secondo piano dalle amministrazioni partendo dal locale fino al nazionale; siamo oggetto di tanti discorsi e poche azioni e non riusciamo a capire l’essenza di questa contraddizione. Noi, come forum dei giovani sentiamo la necessità di risolvere questo problema e di incanalare le voci messe in secondo piano nelle agende politiche del nostro Paese. Per questo abbiamo pensato di fare la nostra parte convocando gli Stati Generali della Gioventù. Il nostro mandato si avvia verso la fine e ci piace aver pensato di aver dato qual- che “possibilità in più” ai giovani della nostra città, seppur nel nostro piccolo, partendo da un semplice corso di inglese, arrivando poi a spingere le persone verso la lettura e l’aggregazione, creando il “club del libro”, proponendo idee di impresa e incontro di domanda e offerta di lavoro con il nostro sportello impresa-lavoro.
Ci rendiamo conto che queste non sono altro che “piccole gocce” e il lavoro da fare è ancora tanto per “riempire” questo nostro oceano. Sarà necessario tempo, dedizione e forza comune affinché questo coro sia un inno in grado di smuovere le acque delle coscienze di tutti. Questo è il nostro appello che rivolgiamo a tutti noi giovani del territorio. E’ sulla base di ciò che noi, come Forum dei Giovani, vogliamo lanciare una giusta sfida all’amministrazione. Ribadiamo che la nostra non è una chiamata alle armi ma una chiamata alle menti.
Vogliamo raccogliere, at- traverso delle giornate di confronto tra i “forum” e le “associazioni” del territorio, proposte dai giovani e per i giovani. I temi che toccheremo andranno dall’ambiente al lavoro, dalle scuole ai centri di aggregazione, dalla cultura a molto altro.
Questa è per noi un’opportunità che deve essere colta da tutti. Non si può sempre delegare gli altri a combattere le nostre battaglie, limitandoci a guardare. Saremo noi in futuro a raccogliere i frutti di ciò che abbiamo seminato oggi, impegnandoci a mettere in secondo piano il nostro individualismo e “cercando di lasciare il mondo un po’ migliore di come l’abbiamo trovato”, come direbbe B.P. Vogliamo concludere la- sciandovi uno spunto di riflessione che rispecchia la nostra idea di agire non come “leoni” ma come “giovani api”: Indra, la divinità delle forze naturali che protegge e nutre la vita, intuì che l’intero cosmo era contenuto in ogni singolo granello di polvere. Così appese una rete in- torno all’universo che si estendeva in tutte le direzioni. La rete non aveva né inizio né fine. Ad ogni nodo della rete Indra appese un gioiello diverso. Ogni gioiello rappresenta un essere vivente. Ogni gioiello riflette la luce di tutti gli altri gioielli, che a loro volta brillano della luce riflessa da ogni altro. Nessun gioiello può emanare una luce senza che questa non venga riflessa da tutti gli altri, anche il gioiello appeso al nodo più lontano. Così ogni gioiello riceve la stessa luce che per primo emana e subisce la luce emanata da un qualsiasi altro gioiello. Nella rete di Indra tutti i gioielli brillano all’unisono e contemporaneamente ognuno in maniera diversa. Saremo noi i gioielli di quella medesima rete
Young
27 dicembre 2019
Gli stati generali della gioventù