Ercolano. Dal giorno in cui Piero Sabbarese era entrato in rotta di collisione con il sindaco Ciro Buonajuto è stato «accompagnato» lentamente alla porta. Prima scippato della carica di segretario cittadino, poi messo ai margini del colosso del centrosinistra dal «Demiurgo della politica» all’ombra del Vesuvio. Con la testa in Italia Viva – il movimento «abbracciato» dietro le pressioni dell’ex premier Matteo Renzi – e i piedi saldamente ancorati al Pd di Ercolano, oggi guidato dal suo fedelissimo Luigi Luciani: una situazione – il classico piede in due scarpe – diventata stretta all’ex leader locale dei dem, pronto a sparigliare le carte e a dare il via alle grandi manovre pre-elettorali. Attraverso un post su Facebook, infatti, Piero Sabbarese ha ufficializzato l’addio al Pd e l’ingresso in Azione. «Sono sempre stato impegnato in politica – la premessa del consigliere comunale -. Il Pd e il suo manifesto ideologico hanno avuto la forza di avvicinarmi alle istituzioni. Di tutto ciò che ho dato e ho preso non rinnego nulla: ho trovato persone perbene, la speranza di una città migliore e di un paese progressista, amici e perfino l’amore. Ma se non ti riconosci più in certe dinamiche devi avere la forza di chiudere una porta». Una porta sbattuta varie volte durante il 2019, con la speranza di «svegliare» la classe dirigente cittadina dal torpore in cui è piombata negli ultimi tre anni. «Mi sono dimesso da segretario cittadino – la versione di Piero Sabbarese – e ho smesso di partecipare ai gruppi. Ho denunciato così tante cose che ora che lascio ufficialmente il Pd non credo sia il caso di rivangare: oggi entro ufficialmente in Azione. Ci vuole coraggio, ma se si abbandona il calcolo personale e l’interesse è tutto più semplice: scegliere vuol dire tirare un sospiro di sollievo». Ironia della sorte, gli stessi concetti espressi da Ciro Buonajuto al momento dell’ingresso in Italia Viva. Il «salto» di Piero Sabbarese alla corte di Carlo Calenda – riferimento nazionale di Azione – è stato salutato con favore da Matteo Richetti, primo «sostenitore» dell’ex segretario cittadino del Pd di Ercolano. Pronto a inaugurare il 2020 sotto una nuova casacca e a lanciare l’ennesima sfida al sindaco-Demiurgo. Con la testa in Italia Viva e i piedi nel Pd con l’obiettivo di restare seduto sulla poltrona di numero uno di corso Resina.
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