NAPOLI – “Venivamo da un periodo imbarazzante, oggi la squadra ha fatto una grande partita, giocavamo contro una squadra molto forte. Ho visto grande spirito, per giocare contro una Lazio così ci vuole grande intensità”. Rino Gattuso sfoga l’entusiasmo al termine del successo sulla Lazio e il passaggio alla semifinale di Coppa Italia, in un San Paolo che ha ritrovato i cori delle curve e l’abbraccio dei tifosi a fine gara per i giocatori, tornati con entusiasmo sotto le curve al 90′. Tifosi che potrebbero restare colpiti dalle parole dette qualche mese fa in un’intervista dal patron De Laurentiis, ancora a casa con l’influenza, su Maradona indicato come “handicap per il Napoli” per la sua caratura enorme che difficilmente altri giocatori azzurri potranno raggiungere.
L’idolo stasera è tornato Insigne, match-winner applauditissimo: “Sono più contento – dice a fine gara – per il passaggio del turno che per il gol. Da capitano volevo ringraziare i tifosi che sono rientrati, hanno mantenuto la promessa di sostenerci dal primo minuto fino al 95′, bisogna soffrire tutti insieme ed uscire uniti da questo momento. Abbiamo capito gli errori. La partita di stasera deve essere l’inizio e non la fine, il campionato è lungo”. Gattuso ricorda anche gli assenti come Koulibaly, Mertens, Maksimovic: “In tribuna – dice – c’erano i galacticos, spero di averli tutti a disposizione. Ma ora dobbiamo stare sul pezzo, non è la prima partita importante fatta quest’anno. Ma oggi ho rivisto il veleno, dobbiamo avere fame. Abbiamo palleggiato bene e giocatori nella giusta posizione. Ma ora spero di trovare continuità. E’ stato anche bello risentire l’entusiasmo del San Paolo, se fosse stato come nelle ultime partite forse non la vincevamo questa partita” Inzaghi a fine gara è amareggiato per il ko: “Volevamo la semifinale, purtroppo non ce l’abbiamo fatta ed è difficile accettarlo per quello che abbiamo visto in campo”, esordisce il tecnico, che spiega: “Abbiamo tenuto bene il campo, abbiamo fatto 14 tiri a 4, abbiamo sbagliato rigore, preso due pali. Avremmo meritato un altro risultato.
C’è rammarico per l’ingenuità di Leiva e l’errore dell’arbitro sull’espulsione, e anche perché abbiamo la Coppa Italia sulla maglia e non andremo in semifinale, ma faccio i complimenti al Napoli”. Ora c’è il derby: “Abbiamo avuto buone risposte per 40′ da Correa stasera – dice Inzaghi – e questo è importante. Ora recuperiamo da questa gara dispendiosa, ma non pensavamo al derby, avevamo in testa solo la Coppa”.
Pali rigori espulsioni, il Napoli elimina la Lazio
In semifinale di Coppa Italia va il Napoli battendo 1-0 la Lazio, a conclusione di una partita intensissima, vibrante, ricca di spunti emozionanti, e che alla fine concede alla squadra di Gattuso una luce in fondo al tunnel della crisi. Il Napoli gioca da pari a pari con un’avversaria ben più quotata e alla fine ottiene la qualificazione grazie a un gol segnato dal suo capitano Insigne dopo un solo minuto di gioco. Dall’altra parte, l’immagine simbolo è Immobile, bomber infallibile in campionato, che scivola sul dischetto del rigore fallendo il possibile pari come solo a John Terry in una finale Champions riuscì. Quel che è forse più importante per gli azzurri, però, è il ritrovato feeling con i propri tifosi che sostengono la squadra per tutta la durata della partita e che festeggiano al fischio di chiusura assieme ai protagonisti in campo. La Lazio tenta disperatamente di raddrizzare il risultato, compromesso sin dall’inizio, ma un po’ di sfortuna in alcune conclusioni e anche una certa imprecisione la condannano all’eliminazione. Nei primi 25′ di gioco succede un po’ di tutto. Si comincia con uno splendido gol di Insigne al 1′ che mette il Napoli nelle migliori condizioni per proseguire la sua partita. Il capitano degli azzurri fa tutto da solo. Entra in area da sinistra, supera due avversari ed insacca con un rasoterra in diagonale. All’8 la Lazio ha l’occasione per pareggiare con un calcio di rigore concesso dall’arbitro per un fallo di Hysaj su Caicedo. Immobile scivola sul dischetto e la conclusione sbilenca finisce sul fondo. Al 18′ un altro colpo di scena. Una conclusione da fuori area di Hysaj viene respinta con un braccio, stretto al corpo, da Acerbi che ha i piedi proprio sulla riga dell’area di rigore. L’arbitro fa cenno di proseguire e l’azione che ne nasce viene contrassegata da un fallo di Hysaj su Immobile. Seconda ammonizione ed espulsione per l’albanese. Gattuso manda in campo Luperto al posto di Lobotka per riassestare la sua squadra, ma dopo soli sei minuti una ingenuità di Lucas Leiva costa molto cara alla Lazio. Il brasiliano viene ammonito per un fallo a centrocampo su Zielinski (ma sembra intervenire sul pallone) e manda platealmente a quel paese l’arbitro che gli mostra il rosso diretto. E’ il 24′ e da questo momento e fino alla conclusione del primo tempo la partita diventa più equilibrata con un sostanziale predominio nel gioco della Lazio e con il Napoli che contiene gli attacchi avversari e cerca di sfruttare gli spazi che si aprono in contropiede. Questa tendenza tattica si accentua notevolmente nella ripresa quando la Lazio si riversa nella metà campo dei padroni di casa alla ricerca del pareggio. Gattuso manda in campo prima Elmas e poi Ruiz per chiudere quanti più spazi è possibile agli avversari. Simone Inzaghi risponde con Correa, Patric e Jony. Le sostituzioni non modificano però l’andamento tattico della partita. Il Napoli si difende con ordine e raramente si spinge in avanti. Quando ci riesce, però, è anche pericoloso e Milik con un colpo di testa deviato da Strakosha, colpisce la base del palo. La Lazio risponde con una traversa colpita nel finale da Immobile con un tiro dalla distanza. Subito dopo anche il Napoli colpisce la traversa con una conclusione di Mario Rui. A due minuti dalla fine, la Lazio colpisce nuovamente un palo con un tiro di Lazzari deviato da Luperto. Acerbi, che però è in posizione di fuorigioco, ribatte inutilmente in gol. I minuti di recupero sono ad altissima intensità emotiva. La Lazio tenta il tutto per tutto. Il Napoli è schiacciato nella propria area di rigore e stringe i denti ma i biancocelesti non riescono a sfondare. Finisce con il trionfo degli azzurri e con i tifosi in festa, forse perchè piace loro immaginare che la vittoria di questa sera rappresenti per il Napoli l’inizio della rinascita e di una nuova vita.