L’ultima corsa in moto. Uno schianto e poi il buio. Una nuova tragedia scuote la comunità di Poggiomarino, a perdere la vita un infermiere del 118 di San Valentino Torio. Si chiamava Fedele Formisano l’uomo in sella alla moto che s’è ribaltata ieri pomeriggio in via Ceraso. Per il 45enne non c’è stato nulla da fare, i medici del pronto intervento non hanno potuto far altro che certificare l’avvenuto decesso. Indaga la magistratura.Una scia di sangue viene fuori dal lenzuolo bianco che gli copre il volto. Disteso sull’asfalto, con ancora indosso il giubbotto e l’immancabile casco, c’è Fedele Formisano. E’ un biker, un appassionato di motori. Uno che le due ruote le aveva nel sangue. E’ stato proprio un viaggio in moto a costargli caro, a spezzare la vita di un uomo di 45 anni e distruggere ancora un’altra famiglia. La foto con il volto sorridente di quell’infermiere che nel piccolo comune salernitano tutti avevano imparato a conoscere ed apprezzare fa il giro del web. «Lo vogliamo ricordare così», dicono gli amici. Eppure Fedele, 46 anni da compiere tra un mese e mezzo, non c’è più. E’ l’ennesima vittima della strada, ancora una volta scorre il sangue lungo le arterie dell’area Vesuviana. Poggiomarino, che appena venti giorni fa aveva pianto per la morte di Giuseppe Orbuso, morto la sera di San Silvestro, è ancora una volta sotto choc. La tragedia nel primo pomeriggio di ieri lungo via Ceraso, un’arteria della periferia di Poggiomarino che collega il comune vesuviano con le realtà del circondario. Probabilmente Fedele stava tornando a casa, forse dalla moglie, quando ha perso il controllo del mezzo ed ha sbattuto violentemente contro l’asfalto. Trauma toracico, è morto poco dopo. Vicino a lui un’altra moto, guidata da un amico che lo ha visto morire sotto gli occhi e che oggi è costretto a raccontare gli attimi concitati di un terribile incidente ai carabinieri della compagnia di Torre Annunziata, coordinati dal capitano Luigi Cipriano. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine l’uomo avrebbe perso, per cause ancora in fase di accertamento da parte della procura della Repubblica di Torre Annunziata che ha aperto un fascicolo di inchiesta destinato a far luce sulla tragedia, il controllo della moto. Scivolato sarebbe finito violentemente contro l’asfalto: è morto sul colpo. Non ci sarebbe stato, dunque, alcuno schianto con auto in corsa lungo via Ceraso in quel momento, un’ipotesi inizialmente al vaglio degli inquirenti e scartata a seguito dei rilievi effettuati e delle testimonianze raccolta subito dopo il terribile impatto. Inutili i soccorsi da parte dei medici del vicino ospedale, i camici bianchi arrivati in ambulanza nel giro di pochi minuti non hanno potuto far altro che registrare il decesso dell’uomo. I carabinieri della stazione di Poggiomarino e della Compagnia di Torre Annunziata, coordinati dal capitano Luigi Cipriano, hanno chiuso la strada teatro dell’incidente per circa un’ora. Successivamente le forze dell’ordine hanno ascoltato l’amico di Formisano, che era sull’altra moto al momento dell’impatto e hanno proceduto al sequestro dei due mezzi. La salma dell’uomo è stata trasferita all’obitorio di Castellammare di Stabia, nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia.@riproduzioneriservata
CRONACA, Paesi Vesuviani
25 gennaio 2020
Poggiomarino. L’ultima corsa in moto di Fedele: l’incidente e la passione per le moto