Il ministro degli Esteri Di Maio ha annunciato che nella mattina di lunedì atterrerà a Pratica di Mare il volo militare con circa 70 degli 80 italiani che sono a Wuhan. Alcuni hanno scelto di restare per non allontanarsi dai familiari. Saranno portati in una struttura militare dove sarà avviato il protocollo sanitario. Tra loro, ha precisato Di Maio, ad ora non ci sono casi di contagio. Per gestire l’emergenza è prevista la creazione di una Unità Operativa speciale. In mattinata il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza di sei mesi per il rischio sanitario connesso al coronavirus e ha stanziato 5 milioni di euro. Il capo della Protezione civile Angelo Borrelli ha convocato nel pomeriggio il Comitato operativo. Decretato lo stop ai voli da e per la Cina mentre i porti resteranno aperti applicando i protocolli legati allo stato d’emergenza che prevedono un rafforzamento nei controlli.
IL VIRUS, COSA SAPPIAMO
“Il Centro europeo ha pubblicato nuove stime confermando che la trasmissione è possibile solo quando si hanno sintomi”. Lo ha affermato Giuseppe Ippolito, direttore scientifico dell’ospedale Spallanzani di Roma. “Se i casi importanti, quelli positivi, sono identificati in stato precoce c’è un rischio da basso a molto basso”, ha aggiunto Ippolito. La Commissione europea ha destinato dieci milioni di euro del bilancio dell’Unione per la ricerca sul coronavirus.
ITALIA, I CASI
La coppia di cinesi, marito e moglie di 67 e 66 anni, ricoverata all’ospedale Spallanzani di Roma in “condizioni discrete” dopo essere arrivata a Milano il 23 gennaio, avrebbe fatto, prima di arrivare a Roma, una tappa a Parma. Da lì avrebbe affittato un’auto per raggiungere la capitale. Il bus della comitiva con cui viaggiavano con a bordo 18 cinesi è stato recuperato ieri a Cassino. Il mezzo proveniva dalla Costiera Amalfitana, dopo aver fatto tappa a Verona. È stato scortato allo Spallanzani. La stanza dell’hotel Palatino a Roma in cui ha soggiornato la coppia cinese è stata decontaminata. “Siamo quasi del tutto tranquilli che non ci siano stati altri contagi”, ha detto Giuseppe Ippolito. Una bambina di tre anni con febbre, proveniente da Hong Kong, in soggiorno a Champoluc, in Valle d’Aosta, è stata sottoposta al test del coronavirus. La bimba è stata messa in isolamento nella camera dell’albergo in cui è ospitata. C’è un sospetto anche in Veneto, un minore del Trevigiano rientrato da un viaggio in Cina. Scoppia la psicosi a Roma. Un bar nei pressi della Fontana di Trevi ha affisso un cartello in cui invitava i cinesi a non entrare nel negozio.
I CASI NEL MONDO
Individuati due casi in Russia, si tratta di cittadini cinesi. Altri due casi sono stati confermati in Gran Bretagna. E in Germania si registra un nuovo caso confermato. È il figlio di un dipendente dell’impresa bavarese che aveva ospitato una donna cinese risultata affetta dal virus. Nel paese i casi sono sei e tutti legati alla visita nella ditta. A Wuhan intanto la paura del virus dilaga. In città il corpo senza vita di un uomo, con una mascherina sul viso, è rimasto ieri per diverse ore su un marciapiede prima di essere portato via dai soccorsi che indossavano tute protettrici integrali. Non è chiaro se la morte dell’uomo sia legata al virus. Il segretario del Partito comunista cinese Ma Guoqiang ha ammesso che i ritardi nel mettere in atto le misure di controllo hanno peggiorato lo stato dell’epidemia. Quanto ai rimpatri sono già rientrati i 200 francesi e 83 cittadini britannici. La Turchia evacuerà 34 cittadini turchi, 7 georgiani, 7 azeri e un albanese che si trovano a Wuhan. Al momento il bilancio dei morti in Cina è di 213 persone, i contagiati nel Paese sono 9.700.
IMPEGNO DELLE FARMACIE AD INFORMARE I CITTADINI
Una corretta informazione sul coronavirus isolato in Cina. È quella che le farmacie sono impegnate a diffondere in tutta Italia. Federfarma – si legge in una nota – sta inviando alle 18mila farmacie associate una locandina da esporre, recante indicazioni utili per conoscere la nuova malattia provocata dal Coronavirus isolato in Cina e adottare i più adeguati comportamenti igienico-sanitari volti a prevenire e contrastare la diffusione del virus. I cittadini che entreranno nelle farmacie troveranno inoltre, grazie all’impegno delle Organizzazioni territoriali di Federfarma, materiale informativo di approfondimento sulla malattia, le modalità di trasmissione e le precauzioni da adottare nella vita quotidiana, basato sulle indicazioni fornite dal Ministero della Salute. “In questo modo – spiega Federfarma – la farmacia conferma il proprio ruolo di presidio del Servizio Sanitario Nazionale, pronto ad attivarsi tempestivamente in seguito allo ‘Stato di emergenza sanitaria’ dichiarato oggi dal Consiglio dei Ministri. Anche in questa occasione – conclude il presidente Marco Cossolo – le farmacie sono in prima linea per la tutela della salute pubblica, mettendo a disposizione delle Istituzioni la propria rete capillarmente diffusa su tutto il territorio nazionale e la professionalità dei farmacisti che vi operano”.
AL VIA IL COMITATO OPERATIVO CON LA PROTEZIONE CIVILE
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è arrivato nella sede del Dipartimento della Protezione Civile per presiedere la riunione del Comitato operativo dopo la dichiarazione dello stato d’emergenza per il Coronavirus da parte del Cdm. Al tavolo, oltre al premier, è presente il capo del Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, il ministro della Salute Roberto Speranza e i rappresentanti di vigili del fuoco, forze di polizia, forze armate, delle Regioni e di tutti gli enti che fanno parte del sistema di protezione civile.
DA DOMANI TEST ANCHE AL COTUGNO
“Siamo pronti, già da domani dovremmo avere i test per individuare eventuali contagi nelle nostre strutture senza mandare campioni di sangue allo Spallanzani. Quindi i test saranno effettuati al Cotugno. Ci sono le condizioni per governare un problema che c’è ma che non deve portarci a situazioni di psicosi”. Così il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in merito all’emergenza Coronavirus. “La situazione è delicata, presenta assetti di notevole preoccupazione – ha spiegato a LiraTv – ma dobbiamo evitare di creare un clima di psicosi nel paese e dobbiamo dire con chiarezza che abbiamo un sistema sanitario pronto per far fronte ad eventuali emergenze”. “Daremo tutte le informazioni nei prossimi giorni – ha aggiunto – abbiamo deciso di centralizzare le informazioni, invito tutto ad attenersi alle informazione che vengono o dal ministero della Salute o dalla Regione e non seguire altre cose”.
VERIFICHE SUI PASSEGGERI CHE HANNO VIAGGIATO CON LA COPPIA CINESE
Nell’ambito della sorveglianza sanitaria scattata ieri sera dopo il caso accertato di Coronavirus dei due turisti cinesi sono in corso verifiche per risalire a chi ha avuto contatti diretti con la coppia. Nell’ambito degli accertamenti anche chi si trovava sul volo atterrato a Malpensa il 23 su cui viaggiava la coppia e l’altra comitiva di turisti cinesi.
LA DELEGAZIONE DI NANCHINO NON SARA’ PIU’ A SORRENTO
La delegazione di cinesi di Nanchino attesa a Sorrento, non farà più visita alla città. Su disposizione del Ministero degli Affari esteri cinese, è stata richiamata in Cina e pertanto hanno appena comunicato che non sarà effettuata la visita in Italia.