Continua inesorabile, anche nel primo week end di febbraio, la sfilza di vittime delle stragi del sabato sera con giovani che ci lasciano la vita mentre guidano a folle velocità fino a perdere il controllo dell’auto. Dopo aver fatto le ore piccole in discoteca o in giro con gli amici, nella movida vissuta ‘a palla’ nel fine settimana. Altri quattro ragazzi, in tre diversi incidenti a Piacenza, alle porte di Cremona e vicino Agrigento, sono infatti morti tra notte fonda e alba. Sale così a 27, in base ai dati dell’Associazione amici e sostenitori della polizia stradale, la triste conta di chi dall’inizio dell’anno è uscito per andarsi a divertire e non è più tornato a casa, agonizzando nell’abitacolo di una macchina. Prosegue anche la strage dei pedoni, che conta almeno 46 vittime – sempre dati raccolti dall’ Asaps – in questo primo scorcio del 2020.
L’ultima è un uomo di 64 anni, travolto, mentre passeggiava di buon mattino a Ischia, da un pirata della strada 24enne che non si è fermato. Costituitosi in caserma, positivo alla cannabis, è stato arrestato per omicidio stradale. Nell’incidente avvenuto lungo un viale in una zona residenziale di Piacenza, due cugini di 25 e 26 anni, un ragazzo e una ragazza, erano a bordo di una Renault Clio che si è schiantata a forte velocità contro un albero. Dopo l’impatto la Clio si è incendiata e la coppia è morta tra le fiamme. Un automobilista di passaggio ha tentato di spegnere il fuoco con un estintore ma purtroppo non è servito a niente. Quando sono arrivati i Vigili del Fuoco e il 118 ormai non c’era più nulla da fare. Dinamica e cause sono al vaglio della Polizia Stradale. Contro un albero con il piede sull’acceleratore, ha perso la vita poco prima delle cinque del mattino nel cremonese un ragazzo di 26 anni, Giovanni Maraschio. Originario di Maglie, in provincia di Lecce, il giovane abitava a Cremona e lavorava in una residenza sanitaria per anziani a Castelvetro Piacentino. Aveva trascorso la serata con amici in una discoteca del Lodigiano e stava tornando a casa quando la sua Fiat Tipo gli è sfuggita di mano, ed è finito fuori strada. Lo schianto è avvenuto in uscita da una curva, alle 4.45.
Violentissimo e senza scampo è stato l’impatto con un albero. Ci sono voluti i vigili del fuoco per estrarlo esamine. Dei rilievi si occupa la polizia stradale. Velocità o colpo di sonno sono le ipotesi. Un morto e tre feriti gravi, tutti in prognosi riservata, è invece il bilancio dell’incidente avvenuto all’alba a Ravanusa, comune a circa 50 chilometri da Agrigento. A perdere la vita Lorenzo Miceli, 28 anni, ex consigliere comunale cinquestelle proprio nel paese dell’agrigentino dove la sua famiglia è molto conosciuta. I suoi tre amici, tutti coetanei, sono stati trasferiti all’ospedale di Caltanissetta. Sul posto per ore hanno lavorato i vigili del fuoco e i carabinieri che non escludono il fattore alta velocità. L’Alfa Romeo 147 sulla quale viaggiava Miceli, che non era alla guida ed è morto sul colpo, si è schiantata e capovolta in via Gramsci.