Torre del Greco. «Questa città merita uno stadio», recita lo storico slogan dei tifosi della Turris. «Questa strada non è un parcheggio», replicano gli abitanti di viale Ungheria e dintorni. Praticamente «stritolati» dalle auto lasciate in sosta selvaggia proprio davanti al settore tribuna dell’impianto comunale recentemente riaperto al pubblico. Dove la «lungimirante» amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba non solo non si è preoccupata di rivedere la pittoresca distribuzione degli stalli bianchi destinati alla sosta e realizzati sul marciapiede, ma – complice la completa assenza di controlli degli agenti di polizia municipale – chiude quotidianamente gli occhi sulla sosta selvaggia.
Con conseguenze disastrose sotto il profilo della viabilità e della vivibilità per gli abitanti del quartiere: «Raggiungere via Matteotti, la strada in cui abito, risulta praticamente impossibile senza scendere dal marciapiede – racconta Maria, impiegata di 60 anni -. Le auto occupano tutto lo spazio antistante lo stadio, rendendo un inferno la vita dei pedoni. In varie occasione ho provato a sollecitare l’intervento dei vigili urbani, ma inutilmente. Ogni sera si ripete lo stesso “spettacolo” e nessuno si preoccupa».
Il danno in aggiunta alla beffa per una zona costretta – a domeniche alterne, a seconda del calendario della Turris – a osservare le «ferree regole» dettate in occasione degli incontri di calcio all’Amerigo Liguori. «Quando si tratta di chiudere la strada al traffico e ordinare il divieto di sosta – conclude Maria – gli agenti di polizia municipale sono sempre solerti e precisi. Quando, invece, si tratta di fare rispettare le elementari regole del codice della strada non c’è la stessa solerzia».
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