Torre del Greco. Sarà l’ex consigliere comunale Maria Gabriella Palomba a guidare la carica delle giubbe verdi della Lega all’ombra del Vesuvio. La cugina del sindaco Giovanni Palomba – in passato esponente di Forza Italia alla corte di Ciro Borriello, salvo poi saltare sulla «carovana del buongoverno» con la lista civica Il Cittadino alle elezioni del 2018 – si è vista nominare segretario cittadino a Torre del Greco dal segretario provinciale Vincenzo Catapano, sindaco del «fortino nordista» di San Giuseppe Vesuviano.
Una scelta salutata con soddisfazione dagli storici sostenitori di Matteo Salvini in città: «Il segretario provinciale ha tenuto in debita considerazione le istanze della base – la riflessione dell’ex consigliere comunale Vittorio De Carlo e dell’ex coordinatore locale Francesco Panariello – e ha premiato la militanza e l’attaccamento alla maglia dimostrata da tempo. Tale nomina rappresenta un’apertura inclusiva a chi si vuole adoperare per la riscoperta di una politica vera e per la costruzione di un progetto di rinascita per il nostro territorio». Parole chiare e nette, arrivate al termine di forti fibrillazioni all’interno dei «leghisti del Sud». Perché non sono un mistero in città le «simpatie» mostrate da Luigi Mele – il candidato a sindaco del centrodestra uscito sconfitto dal ballottaggio con Giovanni Palomba e ora messo ai margini dai referenti provinciali e regionali di Forza Italia, pronti a puntare sull’esuberanza dell’ex vicesindaco Romina Stilo – verso lo schieramento di Matteo Salvini. D’altronde, l’ex assessore ai lavori pubblici della giunta targata Ciro Borriello guarderebbe con interesse alle strategie della Lega in vista delle Regionali di primavera.
Non a caso, la scorsa settimana – all’interno di un bar al confine tra Ercolano e Torre del Greco – avrebbe incontrato il consigliere comunale di Portici Alessandro Fimiani e Nicholas Esposito, coordinatore provinciale della Lega di Salerno nonché braccio destro di Gianluca Cantalamessa. Un incontro interlocutorio per valutare l’ipotesi di un sostegno – magari non direttamente in prima persona – alla causa della Lega alla prossima corsa alle urne. Un’ipotesi immediatamente stoppata dalla volontà di Vincenzo Catapano & company di puntare sulla quota rosa giù fuoriuscita da Forza Italia per lanciare la Lega all’ombra del Vesuvio.
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