Torre del Greco. L’autorità nazionale per l’anti-corruzione «tira le orecchie» al segretario generale Pasquale Incarnato e il funzionario «ereditato» dal commissario straordinario Giacomo Barbato corre finalmente ai ripari per cancellare l’ennesima «anomalia» rilevata a palazzo Baronale: a una settimana dall’arrivo della missiva inviata dai vertici dell’ufficio di vigilanza dell’Anac in municipio, Salvatore Loffredo – il responsabile del servizio cimiteriale travolto dallo scandalo sull’assegnazione di loculi e monumenti messi a bando dall’ente di largo Plebiscito – si è visto, infatti, revocare la «promozione» incassata a luglio del 2019 grazie a cui avrebbe portato a casa ulteriori 7.500 euro l’anno per tre anni. In pratica, uno «scivolo» da 22.500 euro fino alla pensione.
La revoca dell’incarico
La richiesta di chiarimenti da parte dell’Anac ha avuto l’effetto di «svegliare» il segretario generale dal lungo sonno in cui era piombato dalla scorsa estate. Immediatamente, infatti, Pasquale Incarnato aveva convocato in municipio l’ingegnere Generoso Serpico e il dottore Massimiliano Palumbo – rispettivamente dirigente del settore urbanistica e dirigente del settore affari generali – in modo da risolvere la spinosa vicenda già affrontata in passato, alla luce dei guai giudiziari in cui era finito Salvatore Loffredo, prima di essere misteriosamente accantonata dal responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza. A una settimana dall’incontro, proprio l’ingegnere Generoso Serpico ha firmato l’atto con cui viene revocata la posizione organizzativa – ovvero, il bonus da 7.500 euro l’anno – assegnata il 26 luglio del 2019, durante le dimissioni-bluff del sindaco Giovanni Palomba. Alla base della revoca, come si legge all’interno del provvedimento, il trasferimento di Salvatore Loffredo – disposto dal dottore Massimiliano Palumbo – al settore patrimonio e tributi. «Stante il trasferimento del titolare di posizione organizzativa presso diverso settore dell’ente – scrive l’ingegnere Generoso Serpico – si rende necessario revocare la precedente determina». Il tutto in soli sette giorni, un tempo-record per la pachidermica macchina comunale oggi guidata dal sindaco Giovanni Palomba.
La risposta all’Anac
Alla luce degli ultimi eventi, ora il segretario generale – responsabile per l’anti-corruzione a palazzo Baronale – potrà rispondere con maggiore serenità alla richiesta di chiarimenti arrivati dall’Anac. Prima di Salvatore Loffredo, infatti, era stato già trasferito il secondo dipendente comunale travolto dallo scandalo dell’inchiesta su mazzette & appalti in municipio: Luigi Accardo – l’ex perno intorno a cui girava il settore avvocatura, ritenuto un fedelissimo dell’imprenditore Ciro Vaccaro – venne subito trasferito all’ufficio di protezione civile, in modo da «tagliare i ponti» con il precedente incarico. Per Salvatore Loffredo, invece, le cose erano andate diversamente: il responsabile dei servizi cimiteriali era stato prima trasferito, poi riportato sul «luogo del misfatto» con ulteriori deleghe. Un’anomalia non rilevata dal segretario generale Pasquale Incarnato per sei mesi, fino alla lettera dell’Anac capace di fare ripristinare la trasparenza in meno di una settimana.
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