Torre del Greco. Ha una laurea in scienze politiche chiusa in un cassetto, ma – ai tempi della scuola superiore – Giovanni Palomba si accomodava sempre all’ultimo banco: «Da qui si copia in santa pace», spiegava ai compagni di classe. Un «trucchetto» evidentemente portato a palazzo Baronale, insieme alla fascia tricolore da sindaco. Perché – proprio in concomitanza con la scomparsa di Larry Tesler, l’inventore del «copia & incolla» per trasferire parti di testo nei programmi dei computer – lo storico figlioccio della Dc all’ombra del Vesuvio si è reso protagonista di uno strafalcione istituzionale degno di un 2 in pagella. Per rispondere all’ennesima interrogazione presentata dal consigliere comunale Luigi Mele relativa alla nomina del proprio portavoce, il primo cittadino – sfiancato dal pressing dell’ex assessore ai lavori pubblici – non ha esitato a ricorrere allo stratagemma utilizzato dagli studenti sfaticati e svogliati: saccheggiare i siti internet per completare il «compito» senza fatica. Ma al «maestro di turno» non è sfuggito il grossolano imbroglio, prontamente riportato in una lettera indirizzata al capo dell’assise Antonio Spierto e al segretario generale Pasquale Incarnato nonché al dirigente al personale Massimiliano Palumbo.
La risposta lumaca
All’interno della missiva, Luigi Mele sottolinea in primis il ritardo con cui il primo cittadino ha risposto all’interrogazione presentata a inizio novembre del 2019: «La risposta del sindaco è totalmente insoddisfacente – la premesse dal candidato sconfitto al ballottaggio -. In primis, la risposta è stata rilasciata a distanza di 80 giorni dalla data dell’interrogazione, in spregio al regolamento comunale in cui si fissa espressamente in 10 giorni il termine per la risposta scritta all’interrogazione».
Una pagina in carta carbone
Ai tempi delle scuole superiori, Giovanni Palomba verosimilmente utilizzava la carta carbone: in epoca digitale, invece, il sindaco – a dispetto dello stuolo di collaboratori e consulenti assoldati a palazzo Baronale – si è affidato al classico «copia & incolla» di Larry Tesler per liquidare la questione. «La prima pagina di tale risposta è un clamoroso copia & incolla – scrive Luigi Mele – tratto dal sito www.ilpersonale.it e da una sentenza della sezione regionale della Liguria della Corte dei Conti, mentre la seconda pagina di tale risposta risulta del tutto insoddisfacente a giustificare la mancata volontà del sindaco di procedere alla risoluzione dell’incarico di portavoce». A cui, magari, adesso il sindaco-sfaticato potrà proporre di confezionare testi originali per le risposte alle interrogazioni dei consiglieri comunali di opposizione e non solo.
©riproduzione riservata