Se il Tar riapre le scuole nelle Marche restano chiusi i portoni degli Istituti di tutte le regioni del Nord e anche a Palermo, Campania e a Roseto in Abruzzo. Il numero di alunni costretti a casa a causa dell’emergenza Coronavirus ormai supera ampiamente i 5 milioni, il 60% della popolazione scolastica. Ma il mondo della scuola sta mostrando fermamente di voler reagire predisponendo modalità di didattica a distanza, videochiamate e webinar strumenti che stanno contribuendo a far sentire gli studenti meno soli, a collegarli gli uni con gli altri, anche se chiusi a casa per rispettare la quarantena o distanti chilometri. I bambini dell’elementare di Vo’ Euganeo ma anche di scuole in provincia di Mantova e di Verona, ad esempio, stamane hanno ascoltato da casa “La filastrocca della paura” letta dalla maestra Lorena e assistito a una lezione tenuta dai bambini della maestra Roberta, una quarta della scuola San Michele di Moriano, frazione di Lucca.
“Non abbiate paura, non siete soli. Tutto il Ministero dell’Istruzione, me per prima, vi è vicino. Stiamo lavorando affinché, sia dal punto di vista sanitario, sia da quello dell’istruzione, con la didattica a distanza si possa fare in modo che le scuole possano continuare a dare un servizio ai nostri studenti. Non perdiamo la fiducia: tutti insieme ce la faremo”, ha detto loro la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina in collegamento con i bambini. A Codogno alcune classi del liceo Novello – linguistico, classico e scientifico – hanno ripreso la normalità riprendendo l’attività didattica on line. Al liceo Salvemini di Bari, studenti e docenti di un ragazzo in quarantena per il CoronaVirus hanno organizzato una video chiamata per non lasciare indietro il compagno di classe, in vista della maturità a giugno.
Anche le prove Invalsi, ha assicurato il responsabile Area Prove Invalsi, Roberto Ricci, per la V superiore continuano ad essere dal 2 al 31 marzo, “non c’è ragione di preoccuparsi, anche se partiremo dopo i tempi non saranno più stretti, non vogliamo mettere fretta agli studenti”. E per gli altri – scaglionati in varie date – si svolgeranno fino al 23 maggio.
Ben 500 scuole di Napoli, pubbliche, private e parificate, sono oggetto dell’azione di igienizzazione e sanificazione prevista dal Comune e che dovrebbe terminare nella giornata di sabato. Prove di normalità insomma, mentre il ministero ha pubblicato stamane una pagina informativa per le scuole con un’ampia sezione in continuo aggiornamento contenente le risposte alle domande che arrivano dal mondo della scuola.
Nella pagina si precisa che le assenze degli alunni nei periodi di sospensione “forzata” delle attività didattiche non saranno conteggiate ai fini della validità dell’anno scolastico. Allo stesso modo, l’anno scolastico è comunque valido, anche qualora non dovesse raggiungere il minimo di 200 giorni previsti, in quanto si tratterebbe di una situazione dovuta a cause di forza maggiore.
“Non faremo perdere a nessuno l’anno scolastico, che sia con modalità di didattica a distanza, con qualche deroga o, laddove si renderà necessario, ovviamente d’accordo con le autorità competenti, allungando un po’ il periodo dell’anno scolastico. Ma nessuno perderà l’anno”, ha rassicurato anche la viceministro dell’Istruzione Anna Ascani.