Matteo Salvini tiene alto lo scontro politico spingendo per le larghe intese, malgrado i veti di Pd e Cinque Stelle. Il segretario della Lega sale al Quirinale per parlare con il capo dello Stato dell’emergenza coronavirus ma prima, in una conferenza stampa alla Camera, chiede ancora una volta un esecutivo “scialuppa”, in grado di “accompagnare il Paese fuori dal pantano e portarlo al voto”.
Anche il leader di Italia Viva, Matteo Renzi si rende conto dei margini ristretti di tutta l’operazione, ma non molla la presa, guardando già a dopo la fine della vicenda coronavirus per dare battaglia. “Quando l’emergenza sarà rientrata – assicura l’ex premier – parleremo del futuro del Governo. Ora lavoriamo tutti insieme”. Favorevole a un governo di unità nazionale anche Mara Carfagna (Fi), secondo cui “solo uno sforzo comune può mettere l’Italia e gli italiani al riparo dai danni di un pericoloso ciclo di crisi” Scenari che non sembrano preoccupare Giuseppe Conte: “abbiamo il dovere di lavorare uniti e più che a governi di unità nazionale o governissimi, la nostra responsabilità e il nostro ruolo ci impongono di tenere unito il governo per tenere unita la nazione”, dice da Napoli a margine del vertice italo-francese.
Un ragionamento che estende anche alle iniziative che l’Esecutivo sta prendendo per fronteggiare il coronavirus: “Il governo fin dall’inizio ha affrontato con grande responsabilità l’emergenza, che non riguarda solo l’Italia e in prospettiva riguarderà anche Paesi che sembrano meno coinvolti. Abbiamo seguito una linea di massima precauzione mettendo in atto tutte le misure suggerite dalla comunità scientifica”.
A seguire, sia il Pd, sia i Cinque Stelle sbarrano senza mezzi termini la strada a ogni ipotesi di intese con il ‘Capitano’. Le boccia Nicola Zingaretti che taglia corto con queste parole: “Non mi risulta ci sia una crisi di governo in Italia”. “Se Renzi – attacca il ministro dem Francesco Boccia – vuole fare un Governo con Salvini, lo farà senza Pd”. Altrettanto netto il numero due del partito, Andrea Orlando: “Non se ne parla. Ci mancherebbe pure. Con la Lega nessuna alleanza di governo”. Durissimo il capo politico dei Cinque Stelle, Vito Crimi che contrappone il governo che “lavora” agli altri che “straparlano”. “Pensare al voto in un momento così delicato – sottolinea – mi sembra il solito desiderio di chi ha tempo di straparlare e fare sciacallaggio, pensando esclusivamente al proprio tornaconto personale”. Matteo Salvini si trova isolato anche all’interno del fronte sovranista. Anche oggi la Presidente di Fratelli d’Italia si smarca platealmente da ogni dibattito su ipotetiche future formule di governo.
La sua linea resta la stessa: dopo Conte ci sono solo elezioni, a FdI non interessa alcun “inciucio”. Per dare più forza a questa proposta, Giorgia Meloni annuncia la presentazione di una mozione di sfiducia all’intero esecutivo. Intrecciata alla questione dei futuri governi, tiene ancora banco la polemica sulla condotta dell’esecutivo nella lotta al coronavirus. Matteo Salvini, anche su questo fronte, si prende la scena salendo al Colle per un faccia a faccia con il Presidente della Repubblica. Non si è parlato assolutamente di forme di governo, puntualizza il Quirinale, ma solo di come far ripartire l’Italia colpita dall’emergenza.
Tra i leghisti trapela che si è parlato delle proposte del partito per “riaprire tutto e far ripartire l’Italia”. Salvini – riferiscono le stesse fonti – ha rappresentato le difficoltà del mondo produttivo, segnalando l’esigenza di difendere il Paese e illustrando le proposte economiche già avanzate negli ultimi giorni e sottoposte al Presidente del Consiglio.