Quando – intorno alle 19 – arriva la notizia del quinto contagio legato all’istituto comprensivo D’Assisi-Don Bosco di Torre del Greco, il sindaco Giovanni Palomba è seduto al tavolo del centro operativo comunale istituito a palazzo Baronale. Legge con attenzione la comunicazione della protezione civile della Regione Campania diffusa dal collega di Castellammare, Gaetano Cimmino: «Si tratta sempre dello stesso ceppo – la prima riflessione – fortunatamente la nuova insegnante risultata positiva è in isolamento domiciliare».
Sulla scrivania ci sono decine di fogli e ordinanze, il segno materiale dell’ennesima giornata di fuoco vissuto all’ombra del Vesuvio. Dove i casi accertati sono saliti a sei, a cui aggiungere la docente di Striano e i maestri di San Valentino Torio e Trecase, tutti insegnanti della scuola-focolaio della città del corallo. «I sei casi sono riconducibili a due sole situazioni – conferma Giovanni Palomba -. La prima legata alla D’Assisi-Don Bosco e la seconda legata alla famiglia della ricercatrice farmaceutica impiegata a Salerno. Sono circostanze chiare e definite: bisogna tenere la situazione sotto stretto monitoraggio, ma senza allarmismi».
Non a caso, a partire dalle 10 del mattino, il primo cittadino – in linea con le direttive del prefetto di Napoli, Marco Valentini – ha firmato una serie di provvedimenti per sospendere le attività culturali, sociali e ricreative programmate all’interno di strutture pubbliche nonché i servizi comunali non indispensabili. Dopo la lettera-appello inviata al capo dell’ufficio territoriale del governo, il primo cittadino ha ottenuto un «canale istituzionale» per la comunicazione delle notizie utili a prendere i dovuti provvedimenti a tutela della salute pubblica e privata. «Sono ore di intensa attività – conferma Giovanni Palomba – siamo in costante lavoro per dare tranquillità e sicurezza a tutti i cittadini».
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