Dure proteste ieri nelle carceri dopo le limitazioni ai colloqui per via del coronavirus. Ieri in tarda serata rientrati nelle celle dopo una trattativa i detenuti di Pavia, che avevano devastato la struttura.
Mentre, secondo quanto si apprende da fonti dell’amministrazione penitenziaria, sono complessivamente sei i detenuti provenienti dal carcere di Modena morti. Tre nello stesso penitenziario modenese ed altri tre dopo i trasferimenti in altre strutture carcerarie: a Parma, Alessandria e Verona. Tensioni anche a Napoli e Frosinone.
A Napoli danni per milioni di euro
Quattro reparti distrutti e danni per milioni di euro nel carcere di Poggioreale dove ieri circa un migliaio di detenuti ha dato vita a una rivolta innescata dalla sospensione dei colloqui imposta dal Dpcm per contrastare l’epidemia da coronavirus. Lo riferisce il sindacato Osapp spiegando che sono stati numerosi i tentativi di mediazione falliti. “I detenuti dell’ala destra del carcere, completamente devastata – spiega il segretario regionale Luigi Castaldo -, hanno usato la violenza e l’inciviltà per tentare di sopraffare lo Stato. Per fortuna i ristretti dell’ala sinistra hanno invece mostrato pacificamente il loro dissenso nei confronti della sospensione dei colloqui”. Per Castaldo “la politica del Governo è stata disattenta, inefficace e superficiale di fronte alle tante criticità che vive la Polizia Penitenziaria”. “I colleghi – fa sapere – sono accorsi per sedare la rivolta pur stando fuori servizio e quelli che erano in servizio si sono trattenuti con spirito di abnegazione”