Torre del Greco. La decisione è arrivata a poche ore dal decreto con cui il premier Giuseppe Conte ha esteso la «zona protetta» a tutta l’Italia: a partire da oggi il Civico 15 – il bar-simbolo della movida del centro storico di Torre del Greco – sospende l’attività per contribuire a fronteggiare l’emergenza Coronavirus all’ombra del Vesuvio: «E’ stata una scelta sofferta – spiega Giovanni Speranza, titolare del locale – ma necessaria. Non potevo impedire ai clienti di venire a consumare caffè o drink: agli orari di punta gli assembramenti erano inevitabile e l’obbligo del metro di distanza risultava difficile da rispettare».
Di qui, la decisione di superare l’invito lanciato dalle associazioni di categoria – a partire dalla locale sezione dell’Ascom, secondo cui «chiudere i negozi provocherebbe un senso di sconforto generale» in città – e sospendere le attività in attesa di buone notizie sul fronte Covid-19. «Credo si tratti di un atto di responsabilità – conclude Giovanni Speranza – sia nei confronti dei clienti sia nei confronti dei miei lavoratori, a cui devo sempre garantire condizioni adeguate di sicurezza. Il messaggio lanciato dal governo è chiaro: ognuno deve contribuire, ciascuno con le proprie possibilità, a frenare il virus. Spero di riprendere la regolare attività del locale in tempi brevi, magari per festeggiare tutti insieme la fine dell’emergenza».
Come il Civico 15, diverse attività commerciali – sia del centro storico sia delle periferie cittadine – hanno scelto di abbassare momentaneamente le saracinesche. Qualcuno si è organizzato per garantire i servizi attraverso i social e i messaggi WhatsApp: «Devi restare a casa, veniamo noi da te», lo slogan lanciato per non fare morire il commercio di Coronavirus.