Nelle mani del Governo c’è un altro decreto. Un documento che potrebbe rappresentare l’ennesima svolta sul fronte delle misure di prevenzione anti-contagio. Secondo l’ultima bozza circolata da Palazzo Chigi nelle ultime ore pare che l’esecutivo abbia espresso la volontà di equiparare i periodi di quarantena alla malattia.
Il provvedimento di fatto pone sullo stesso livello i periodi di quarantena con sorveglianza attiva o di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva alla malattia, certificata dal medico curante. Il documento, ancora in via di definizione che dovrebbe essere varato ufficialmente nelle prossime ore, pone a carico dello Stato i costi per lavoratori privati in malattia. Sollevando così da quest’incombenza sia l’Inps che i datori di lavoro.
In serata,poi, il presidente Sergio Mattarella si muove in prima persona. “L’Italia sta attraversando una condizione difficile e la sua esperienza di contrasto alla diffusione del coronavirus sarà probabilmente utile per l’Unione Europea. Si attendono quindi, a buon diritto, quanto meno nel comune interesse, iniziative di solidarietà e non mosse che possano ostacolarne l’azione”, è il monito del capo dello Stati. L’asse tra Palazzo Chigi e il Quirinale è saldo.