Stabilimenti chiusi, operai in ferie dal 16 al 29 marzo. Fincantieri adotta una misura necessaria per garantire la sicurezza delle tute blu ed evitare che il virus possa diffondersi all’interno dei vari siti produttivi dislocati su tutto il territorio italiano e far lievitare un bilancio già pesantissimo. Un intervento dovuto anche al contagio di un operaio in servizio nel cantiere di Muggiano, dove si stanno completando le lavorazioni per la Nave Trieste, la multiruolo della Marina Militare. Nella giornata di ieri, sono stati fatti i tamponi ad alcuni operai che hanno avuto contatti con il collega contagiato. Ma l’esito dei tamponi si avrà solo nelle prossime ore.Intanto, la notizia che da dopodomani saranno chiusi i cantieri di tutta Italia, fa scattare l’allarme a Castellammare di Stabia. Sono centinaia gli operai che dal nord potrebbero far ritorno in città. Circa trecento solo da Muggiano. Al momento non esiste alcun piano per gestire i loro rientri. Secondo le norme dovrebbero autodenunciarsi e mettersi in isolamento domiciliare. Ma la situazione, adesso, è più complessa. Perché il rientro degli operai, in caso di contagio, metterebbe a rischio prima di tutto il loro nucleo familiare. Le stesse tute blu attualmente impegnate negli stabilimenti del nord Italia sono confuse: vorrebbero tornare a casa per stare accanto ai loro cari, ma temono proprio per la salute dei familiari. Nei giorni scorsi, a dirla tutta, qualcuno ha già lasciato i cantieri del nord Italia per raggiungere Castellammare, ma c’è più di qualche sospetto che si tratti di persone che non si sono autodenunciate.Una situazione che rischia di diventare impossibile da gestire nel fine settimana, quando molti potrebbero sfruttare la chiusura degli stabilimenti per tornare a casa.«Li lasciamo arrivare così, senza un controllo preventivo, oppure si stanno studiando dei provvedimenti ad hoc? – chiede Tonino Scala, consigliere comunale di Liberi e Uguali – Non vorrei essere frainteso, ma va ricordato che il dpcm attualmente in vigore, che ha portato l’estensione della cosiddetta zona rossa a tutta l’Italia, è figlio dell’arrivo di altri lavoratori dallo stesso nord, non per discriminazione, s’intende, ma per essere stati in un territorio dove i contagi aumentano vertiginosamente anche in queste ore.Mi auguro che il Presidente della Regione si stia già attrezzando in modo serio per la tutela dei lavoratori, delle loro famiglie e della nostra città».Il sindaco Gaetano Cimmino, stando a quanto filtra da Palazzo Farnese, sta monitorando la situazione con non poca apprensione. Appena 48 ore fa, infatti, aveva inviato una lettera all’amministratore di Fincantieri, Giuseppe Bono, per chiedergli di valutare la chiusura dello stabilimento al fine di evitare la diffusione del virus.Tra gli operai intanto serpeggia malumore anche per la decisione dell’azienda di ricorrere alle ferie collettive, invece che alla cassa integrazione. Lo stop di 15 giorni in questo periodo di emergenza costringerà gli operai a lavorare ad agosto, ma Fincantieri dal canto suo sta cercando di resistere all’emergenza e punta a recuperare proprio durante l’estate le settimane perse rispetto ai tempi di consegna.
CRONACA
14 marzo 2020
Fincantieri chiude, il sindaco Cimmino agli operai in trasferta: «Non tornate a casa»