In Italia il virus cresce con una pericolosità e un’aggressività che preoccupa gli esperti. Quasi 3mila infetti al giorno, un numero di morti che cresce e la sanità che si avvia al collasso. In Campania, invece, almeno stando ai numeri di ieri la situazione è ancora sotto controllo. L’Unità di Crisi della Regione ha comunicato che sono stati esaminati presso il centro di riferimento dell’ospedale Cotugno 127 tamponi.
Di questi 17 sono risultati positivi. Come per gli altri fino ad oggi esaminati, si attende la conferma ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità. Al momento, dunque, secondo i dati della Regione sono 350 i positivi in Campania, nove, invece, i deceduti: (3 Asl Napoli 1; 1 Asl Napoli 2; 3 Provincia di Caserta; 1 Provincia di Avellino; 1 provincia di Salerno). Sono poi guarite 28 persone, (3 totalmente e 25 “clinicamente guariti”, ossia diventati asintomatici ma in attesa dei due tamponi negativi di conferma).Ieri sono arrivate anche altri due casi di positività: uno riguarda la città di Ercolano dove un 84enne della zona mare è risultato positivo al tampone.
E al momento è asintomatico. A Gragnano, invece, il sindaco Cimmino ha comunicato la positività di un cittadino che vive a Napoli e che, nella città di Gragnano, era tornato per una visita ai familiari il 6,7 e 8 marzo. Anche lui è asintomatico. A Castellammare situazione caotica: trasferito a Boscotrecase il 78enne di Torre del Greco risultato positivo. Sono invece in isolamento e attendono l’esito del tampone una zia e la nipote, residenti al Nord e tornate in città solo in questi giorni. Altre due persone, di Torre del Greco sono state ricoverate: una di queste in condizioni serie. Si attende anche il tampone su una persona di Torre Annunziata arrivata a Castellammare nei giorni scorsi.
Il caso Torre del Greco
Non si ferma l’incubo contagio a Torre del Greco, la città della provincia di Napoli con il maggiore numero di contagiati. A 24 ore dalla morte dell’ex marittimo di 72 anni – deceduto all’ospedale Monaldi di Napoli in seguito a complicazioni respiratorie verosimilmente provocate dal Covid-19 – si allunga il numero di casi di positività: il bollettino ufficiale della protezione civile – diffuso in tarda serata – conta un ulteriore ricovero per Coronavirus, un anziano della zona porto già affetto da una delicata patologia. Ma, a stretto giro, potrebbero arrivare ulteriori cattive notizie per la città del corallo: ci sono, infatti, quattro ammalati in attesa dell’esito dei tamponi a cui sono stati sottoposti dopo il trasferimento d’urgenza all’ospedale di Castellammare e all’ospedale Maresca.
A preoccupare sono le condizioni di una donna di 75 anni – titolare di un’attività commerciale a Santa Maria la Bruna – e del nipote di 47 anni: entrambi – al termine di una lunga notte passata al San Leonardo – sono stati trasferiti all’ospedale di Boscotrecase, trasformato in riferimento vesuviano per i contagiati da Covid-19. La notizia si è immediatamente diffusa nel quartiere della donna – il popoloso rione di Santa Maria la Bruna – scatenando apprensione e preoccupazione: l’esito degli accertamenti eseguiti in ospedale dovrebbe arrivare in giornata. Sempre in giornata sono attesi i risultati dei tamponi effettuati al pronto soccorso dell’ospedale Maresca per ulteriori due casi sospetti.
A Trecase, invece, è terminato ufficialmente il periodo di isolamento domiciliare a carico dei condomini del palazzo all’interno del quale si è verificato un caso di positività al coronavirus. I nuclei familiari in questione possano, quindi, tornare alla vita ordinaria con le limitazioni valevoli per tutti i cittadini. Restano ancora per qualche giorno in isolamento il marito della insegnante positiva ed i figli minori monitorati costantemente. Nessuno di loro, comunque, presenta sintomi.
Tribunale, cancelleria chiusa
Questa mattina, inoltre, sarà chiusa la cancelleria del Tribunale di Torre Annunziata. Per motivi precauzionali, legati ad una possibile presenza di un soggetto che potrebbe avere un parente affetto da contagio, è stata decisa la sospensione delle attività di cancelleria. Identica decisione anche all’Università di Salerno dove una dipendente delle ditte di pulizia si è sottoposta a tampone (il cui risultato è in attesa): il Rettore ha deciso così di chiudere la facoltà.