«Nessuno verrà lasciato indietro. Lo Stato non abbandonerà i suoi cittadini», dice il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, nel giorno dell’Unità d’Italia, dell’Inno e della bandiera. «Il clima è difficile, serve unirsi attorno ai valori della Costituzione», aggiunge il capo dello Stato, Sergio Mattarella. L’organizzazione mondiale della Sanità sottolinea ancora una volta la bontà delle scelte fatte dal governo per fronteggiare l’emergenza del Coronavirus definendolo «Modello Italia» per tutelare la salute pubblica. Intanto, per quelli che rientrano dall’estero, il governo annuncia nuove misure. «Prevediamo la quarantena per evitare il contagio di ritorno».
Non mancano però le polemiche, soprattutto dopo le indiscrezioni sul decreto Cura Italia. «Pochi soldi stanziati», dice l’opposizione in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, ma intanto chiede chiarezza sulle scadenze fiscali. Serve una grande strategia europea, dicono gli economisti, che equiparano gli effetti del virus come gli effetti di una guerra in tutto il mondo. Non a caso, se è vero che la recessione globale è già alle porte, le iniziative devono incentivare le speranze e la fiducia dei cittadini.
Nel provvedimenti contenuti nel decreto Cura Italia, secondo gli economisti, devono entrarci soprattutto i paracaduti di reddito. Sul fronte dell’epidemia, le notizie che arrivano dalla Lombardia non sono incoraggianti, con i decessi ancora al di sopra delle 200 unità. Bergamo resta una trincea, in questo senso. E di oggi la morte di due dipendenti dell’ufficio postale ne sono la prova. L’aumento dei contagi è la dimostrazione che la curva dei casi positivi non cala e che il picco dell’epidemia in Italia non è ancora stato raggiunto. Si prevede per il 25 marzo, o per le due settimane successive al Sud. «Il cambiamento di rotta ci sarà quando inizieranno a dimostrare la loro efficacia le misure adottate, secondo me non prima di giovedì prossimo», dice Attilio Fontana, presidente della regione lombarda. «Purtroppo c’è ancora qualcuno che prende sotto gamba il pericolo. Purtroppo non possiamo ancora tornare alla vita normale».
Non solo al Nord, ovviamente. In Campania, per esempio, i carabinieri hanno denunciato 12 persone che aveva organizzato un pic-nic all’aperto. Attrezzati con sedie, tavolini e alimenti vari, le 12 persone si sono giustificati dicendo che, dopo 5 giorni rinchiusi in casa, avevano bisogno di prendere un po’ d’aria. Tutti risponderanno tutti di inosservanza dei provvedimenti disposti dall’autorità.
Sul fronte dello studio del virus saranno pubblicate le radiografie e le immagini della Tac dei polmoni appartenenti alle prime due persone risultate infette in Italia, cioè dei due turisti cinesi in vacanza nel nostro Paese. Che danno un’idea di quanto possa essere devastante il nuovo coronavirus. Sono state diffuse dai ricercatori dell’Istituto nazionale di malattie infettive Spallanzani di Roma. I due pazienti, un uomo di 67 anni e una donna di 65, erano in forma e in salute. Poi l’opacità del vetro smerigliato. Cioè gli spazi aerei nei loro polmoni si sono riempiti di liquido, generalmente pus, sangue o acqua. I vasi sanguigni si sono allargando portando un eccesso di sangue nei vasi polmonari.