«In caso di sintomi sospetti, contattare il medico di base». E’ la prima raccomandazione che da giorni, in questo periodo di emergenza per il virus Covid-19, viene rivolta ai cittadini. A Castellammare di Stabia, in particolare tra i rioni Annunziatella, Pioppaino e Ponte Persica, però tante persone non hanno il medico di base. Sono 860 per la precisione e si tratta degli ex pazienti del dottore Pio Donnarumma, deceduto lo scorso 8 febbraio 2020.
Le persone che ha assistito per anni devono fare i conti con una burocrazia assurda in un momento d’emergenza come quello che sta vivendo l’intera Italia. Subito dopo la morte del medico di base, l’Asl Na 3 Sud ha assegnato gli 860 pazienti al dottor Maurizio Giammattei per 30 giorni. In questo periodo i pazienti avrebbero dovuto formulare la richiesta per farsi assegnare a un altro medico di base abilitato.
Il problema è che nel frattempo è scoppiata l’emergenza relativa al Coronavirus, la Regione Campania prima ancora del Governo ha applicato regole rigidissime per gli spostamenti e i servizi, anche quelli pubblici, vengono garantiti a singhiozzo.
A questo va aggiunta la paura di tante persone che cercano di stare pochissimo in strada, per rispettare le norme ma anche per il timore di essere contagiati dal virus. Il problema è che l’8 marzo è scaduto il mandato del dottor Maurizio Giammattei e l’Asl Na 3 Sud non ha provveduto a concedere una proroga per affrontare questo periodo di emergenza. In pratica, oggi le 860 persone dovrebbero mettersi in coda presso gli sportelli dell’Asl (molti anziani purtroppo non sono in grado di destreggiarsi con i servizi online) e chiedere il cambio del medico di base. Questa ipotesi, ovviamente, non si concilia con le disposizioni che sconsigliano l’assembramento di persone per contrastare la diffusione del contagio.
Così: senza poter uscire di casa, senza poter sbrigare quelle pratiche necessarie per cambiare medico, gli utenti sono costretti a rinunciare a un servizio essenziale. Da dieci giorni sono completamente dimenticati da tutti e non sanno con chi comunicare in caso di emergenza. Un paradosso che più volte è stato segnalato in questi giorni, anche ai pochi telefoni che squillano nell’Asl Na 3 Sud, ma senza alcun risultato. «Siamo rimasti senza medico di base in una situazione d’emergenza», racconta il signor Vincenzo Fabbrocino ex funzionario del Ministero della Difesa oggi in pensione «questa è una follia, sarebbe bastato concedere una proroga di almeno un paio di mesi al dottor Giammattei in modo da superare questa fase – spiega – Ma nessuno ci ascolta e noi non sappiamo più a chi rivolgerci».
Paradossi di una Castellammare di Stabia che da giorni ha imparato a distinguere il suono delle sirene delle ambulanze che trasportano i sospetti contagiati di Coronavirus al San Leonardo. Sono sedici i pazienti ricoverati nell’ala del pronto soccorso dedicata agli utenti che potrebbero aver contratto il virus. Tutti in attesa dell’esito del tampone e nel caso del trasferimento al vicino ospedale di Boscotrecase. Proseguono intanto i check point delle forze dell’ordine per il controllo del territorio e l’attività di prevenzione e contrasto alla diffusione del coronavirus.
Uno stabiese è stato sorpreso a piedi sul territorio di Pompei, in via Provinciale Vigne Sant’Antonio, senza valida motivazione ed è stato denunciato dai carabinieri della locale stazione. All’Asl è stata pertanto inoltrata la richiesta di far scattare per il soggetto in questione un provvedimento di isolamento domiciliare per 14 giorni. Stessa sorte per le sei persone denunciate dalla polizia municipale di Castellammare di Stabia, perché sorprese a passeggiare in città senza una valida motivazione. Per tutte loro scatterà la quarantena obbligatoria per 14 giorni. In città vengono segnalate anche attività commerciali che starebbero vendendo mascherine contraffatte o non idonee, in particolare nella periferia nord.
Alcuni negozi, nei giorni scorsi, hanno preso ordinazioni di Ffp2 ed Ffp3, ma al momento della consegna hanno dato ai clienti semplici mascherine in tessuto tra l’altro rivendute a prezzi raddoppiati rispetto al solito. Una speculazione sull’emergenza che è stata segnalata anche alle forze dell’ordine.
Intanto prosegue incessante l’attività di sanificazione e igienizzazione delle strade in tutta la città. Un lavoro che l’ufficio tecnico e gli operatori di Am Tecnology stanno portando avanti per limitare e prevenire la diffusione del contagio del coronavirus a Castellammare di Stabia. Nelle giornata di ieri la pulizia ha riguardato i quartieri della periferia Nord, del San Marco e del centro cittadino.