Sono state ore di angoscia e tensione quelle di ieri a Scafati. La città intera attendeva l’esito del un tampone effettuato ad un noto esponente politico cittadino, affetto da polmonite. La persona si era recata presso il triage dell’Umberto I di Nocera Inferiore, allestito per i casi sospetti di contagio da Coronavirus, nel pomeriggio di lunedì. Erano diversi giorni che lamentava una febbricola che andava e veniva, con altri sintomi simil influenzali. Considerata la sua professione e i contatti pubblici che il politico ha avuto negli ultimi giorni, i sanitari dell’ospedale nocerino ne hanno disposto il ricovero direttamente nel reparto malattie infettive in attesa dei risultati del tampone che gli è stato fatto.
La notizia ha fatto presto il giro del mondo politico e istituzionale scafatese, soprattutto perché la persona in questione è uno degli esponenti più amati e operativi della classe dirigente locale, componente della maggioranza che amministra la città guidata dal sindaco Cristoforo Salvati. Una sua positività potrebbe comportare la messa in quarantena non solo dei suoi familiari, ma di decine di altre persone con le quali ha avuto contatti, a partire da rappresentanti istituzionali, dipendenti comunali e gente comune.
L’interessato ha preso infatti parte all’ultima riunione di maggioranza, mentre domenica 8 è stato presente in piazza Vittorio Veneto per la sottoscrizione di un documento pubblico da trasmettere al Governatore della Regione Campania De Luca. Un documento, guarda caso, nel quale si chiede con forza e convinzione la riapertura dell’ospedale Scarlato, alla luce dell’emergenza Covid-19 che prende man mano piede. La speranza è che tutto si riveli soltanto un falso allarme, soprattutto per il politico. Il risultato del tampone, il primo e forse più importante, è arrivato già ieri pomeriggio, a distanza di 24 ore. «E’ negativo» scrive in un messaggio il ricoverato ai suoi colleghi di maggioranza. Resta però quella polmonite, che viene confermata di origine batterica.
E’ andata bene, almeno sotto l’aspetto di un possibile nuovo caso di contagio da Coronavirus, ma l’allarme resta alto in città. Scafati paga al momento il numero più alto di contagiati dell’agro nocerino, con sei casi positivi. Tutti curati con protocollo domiciliare. «Ore concitate e di grande preoccupazione per un amico con un epilogo fortunatamente positivo. Questo deve essere un monito per tutti, perché si tratta di un nemico che può interessare e colpire ognuno di noi che in questo momento è potenzialmente a rischio» le parole di Cristoforo Salvati.
Il primo cittadino invita a non calare l’attenzione, consapevole, da medico soprattutto, che il momento più difficile deve ancora arrivare. «Anche alla luce di questa esperienza diretta invito tutti a stare a casa per isolare il virus evitandone la diffusione. Da sindaco e da medico ritengo che i frutti dei nostri sacrifici cominceranno a vedersi tra qualche settimana, quando registreremo un calo degli infetti. Continuiamo a rispettare le regole».
La solidarietà all’esponente politico arriva anche dalla minoranza consiliare. «Da ieri eravamo in ansia, avendo saputo che un caro amico, noto a tanti per la sua generosità oltre alla professionalità, era stato toccato da questo stramaledetto virus – le parole di Alfonso Carotenuto – Una brutta giornata quella trascorsa, ma è arrivato il risultato che tante volta non piace ma che in questo caso è assolutamente stupendo: negativo».