Uno tsunami più violento del previsto ha travolto due distretti Asl, di Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, dove è impiegata una dottoressa risultata positiva al test per il Covid-19. Una drammatica scoperta, avvenuta ieri mattina, e annunciata dal sindaco di Gragnano Paolo Cimmino: «Comunico alla cittadinanza che sono stato informato dal responsabile del Dipartimento di Prevenzione ASL Na 3 che un nostro concittadino è risultato positivo al tampone per la ricerca del covid-19 – è l’annuncio social delle 8 – Sto approntando tutte le iniziative di competenza del Comune. Vi invito nuovamente a rispettare con rigore le disposizioni di legge e quelle che impartirò, invitandovi a rispettare il divieto di uscire dalle abitazioni se non per necessità e per il tempo strettamente necessario.
Ho richiesto e sollecitato le forze dell’ordine, a cui rinnovo il mio ringraziamento per l’opera alacremente svolta, controlli ancora più stringenti e severi – precisa Cimmino – perché dobbiamo capire, tutti, che soltanto rispettando il divieto di assembramento ed il distanziamento sociale possiamo contenere l’espansione del virus. Diamoci tutti una mano». Una mano virtuale, certo, ma che forse invece la neurologa, residente a Gragnano, avrà dato ai pazienti visitati a domicilio che ne richiedevano assistenza. La specialista, infatti, fino alla settimana scorsa ha prestato servizio regolarmente, dividendosi tre giorni presso il presidio Asl di via Bocchetti a Castellammare e quello torrese.
Il campanello d’allarme è scattato nel fine settimana, quando alcuni sintomi si sono presentati con più insistenza, tanto da preoccupare principalmente la neurologa. A quel punto è stata la dottoressa a decidere autonomamente per la quarantena, attendendo il risultato del test. Un risultato che è stato amaro, quanto allarmante. Quel tampone ha confermato il contagio da Coronavirus, anche se con una sintomatologia non preoccupante. Ma l’ansia è salita, e non soltanto per i familiari e gli amici della neurologa, ma soprattutto per i pazienti a cui è stata effettuata l’assistenza domiciliare. Una possibilità di contagio maggiore, per un contatto diretto anche se non del tutto ravvicinato.
A tremare sono anche i colleghi della dottoressa, esposti a possibile contagio da coronavirus. Un virus che la professionista avrebbe contratto dopo aver fatto visita a un parente, durante i giorni di incubazione. Un giro piuttosto lungo e, forse, anche difficile da ripercorrere a ritroso per formare l’elenco delle persone venute a contatto, direttamente o indirettamente, con la neurologa in un periodo piuttosto lungo. Nella prima fase di freno al “cammino” del coronavirus, sono stati immediatamente sanificati i due distretti Asl di Castellammare e Torre Annunziata. Inoltre, proprio ieri sera alle 20,30 gli operatori della ditta di disinfezione, arruolati dal sindaco Cimmino, sono intervenuti nelle aree comuni del condominio di via Castellammare a Gragnano, lì dove la dottoressa risiede ed è attualmente in quarantena.