E’ una lotta contro il tempo quella del sindaco di Castellammare, Gaetano Cimmino. Che, insieme al collega di Torre del Greco, sta alzando il livello delle ordinanze e sta, di fatto, attivandosi per far rispettare con maggiore forza i provvedimenti decisi dal Governo. Il primo, ieri, è stato quello che qualche giorno fa era stato chiesto dalla commissione bilancio: «Per due mesi il Comune non chiederà soldi alle famiglie stabiesi.
Ho accolto, di concerto con l’assessorato alle finanze, la proposta unanime della commissione consiliare bilancio presieduta dal consigliere Salvatore Gentile e ho dato indirizzo al dirigente al ramo di provvedere alla sospensione per almeno 60 giorni di tutte le attività di riscossione dei tributi comunali e di prolungare i termini di scadenza degli accertamenti e delle ingiunzioni in essere» le parole di Cimmino. Che ne ha anche spiegato il senso: «Un’iniziativa con cui potremo dare sollievo a tante famiglie che hanno subito l’impatto economico a causa dell’emergenza correlata al coronavirus.
Ed anche un atto dovuto nei confronti di tanti contribuenti che non sono attrezzati per interfacciarsi attraverso gli strumenti informatici e sarebbero costretti ad uscire di casa per pagare le tasse». Intanto, però, le direttive dell’amministrazione comunale diventano sempre più stringenti. Con l’ordinanza numero 21, firmata ieri, è stato stabilito che «chi si sposta per l’approvvigionamento di alimenti o farmaci, per le esigenze di animali di affezione, per il tempo strettamente indispensabile lo deve fare in aree contigue alla propria residenza, entro e non oltre i 500 metri». Nella stessa ordinanza, poi, Cimmino ha anche sospeso «le attività di accensione di fuochi, uso di apparecchi a fiamma libera o elettrici che producono scintille». E’ stata anche decisa la sospensione «di ogni altra operazione che possa generare fiamma libera, l’accensione di residui vegetali o altro».
Nell’ambito degli interventi di pulizia, poi, la giunta comunale stabiese ha imposto agli «amministratori di condominio a provvedere alla sanificazione degli spazi comuni e dei cortili, inoltrando al Comune le certificazioni delle sanificazioni effettuate». Ieri, intanto è proceduta l’attività di sanificazione del territorio: «Gli operatori di Am Tecnology e gli addetti dell’ufficio tecnico comunale hanno provveduto alla pulizia di via Raiola, via Allende, via Virgilio, viale Europa, via Mascia, via Marconi, via Petrarca, via Tavernola, via Galeno, via Grotta San Biagio, via Paride del Pozzo, via De Nicola e via Carrese» ha illustrato il sindaco. Che ormai sta sul pezzo, anche mediaticamente: «Non arretriamo di un millimetro, continueremo a sanificare e a pulire per limitare il più possibile la diffusione del contagio in città» le parole di Cimmino in versione De Luca. Ieri, intanto, sono continuati i controlli delle forze dell’ordine su tutto il territorio cittadino. Posti di blocco anche nelle piazze centrali della città; attività alle quali hanno anche presieduto, coordinandone il lavoro, il comandante della compagnia dei carabinieri Carlo Venturini e il tenente Andrea Riccio.
Tra le persone denunciate un cittadino sprovvisto di autodichiarazione residente nel centro antico che ha affermato di trovarsi in via Pietro Carrese per fare la spesa in un supermercato. Denunciato anche il titolare di un esercizio commerciale che, violando disposizioni ed ordinanze, sfornava e vendeva zeppole. In totale sono stati effettuati oltre 80 controlli. “In collaborazione con altre forze dell’ordine si sta procedendo anche ad ispezioni di farmacie, detersivi e negozi di frutta per il rispetto delle normative sui prezzi di vendita» le parole del sindaco.