Torre del Greco. Una lettera al premier Giuseppe Conte per scongiurare un disastro economico e sociale: «Ci sono centinaia di famiglie in ginocchio, servono misure di sostegno straordinarie per le famiglie». E’ il concetto-base intorno a cui ruota la missiva firmata dal sindaco Giovanni Palomba e inviata al presidente del consiglio dei ministri, al governatore Vincenzo De Luca nonché ai presidenti dell’Anci e dell’Anci Campania.
In piena emergenza-Coronavirus, il primo cittadino di Torre del Greco – la città della provincia di Napoli già salita a 24 casi di Covid-19 – guarda già al futuro. E sottolinea come le restrizioni decise dal governo per arginare la diffusione del «mostro» venuto dalla Cina abbiano scatenato «una fase di sofferenza economica, acuita in qualche circostanza da una già precaria e instabile condizione lavorativa».
In pratica, la chiusura temporanea di decine di attività commerciale e la paralisi degli affari potrebbero avere catastrofiche conseguenze sociali e finanziarie: «Quotidianamente, mi arrivano notizie di lavoratori in difficoltà – scrive Giovanni Palomba -. A breve, questi cittadini si potrebbero trovare nella condizione di non riuscire a garantire alle proprie famiglie il necessario per un minimo sostentamento. Ciò potrebbe provocare un’insopportabile situazione di malcontento generale, capace di degenerare in accadimenti gravi o problemi di ordine pubblico».
Di qui, l’idea di istituire – in una città già «capitale» del reddito di cittadinanza promosso dal M5S, con 2.400 beneficiari – una sorta di «sussidio sociale di solidarietà» per tamponare gli effetti economico-finanziari del Coronavirus: «Chiedo di valutare – conclude il leader della carovana del buongoverno uscita vincitrice dalle elezioni di giugno 2018 – ogni opportuna misura per evitare disagi e pericoli. Si spera in misure idonee per ogni nucleo familiare, adottate dal Governo o dalla Regione e allargate a tutti i lavoratori d’Italia».
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