A Sorrento la positività al coronavirus di Albino Gargiulo, fratello del candidato sindaco della maggioranza uscente Mario Gargiulo, induce il consigliere comunale di opposizione a invocare un intervento della Prefettura di Napoli e del governatore Vincenzo De Luca per avere chiarimenti urgenti circa le precauzioni adottate e l’incubo di un contagio di massa da fermare al più presto visto che a Sorrento ci sono già tre positivi.Esposito in tal senso scrive che “in riferimento alla positività al coronavirus covid-19 di Albino Gargiulo, fratello del candidato sindaco dell’attuale maggioranza Mario Gargiulo si chiede di conoscere con l’urgenza del caso le seguenti circostanze”.Prima questione. Esposito vuole sapere “se Mario Gargiulo frequentava quotidianamente sindaco ed altri amministratori e dipendenti. In particolare si riferisce di numerosi incontri di Mario Gargiulo con il sindaco Giuseppe Cuomo, i consiglieri comunali Federico Cuomo ed Emiliostefano Marzuillo, l’ex assessore Michele Bernardo (che ha già chiarito che non si reca in Comune dallo scorso dicembre, ndr), i membri dell’unità di crisi Raffaele Attardi e Franklin Picker, gli assessori Mariano Gargiulo e Lorenzo Fiorentino ed alcune impiegate dei servizi sociali; se risulta vero che l’ultimo incontro si sarebbe tenuto in data 18 marzo 2020; se Mario Gargiulo pur non avendo titolo specifico ha partecipato a incontri con il consigliere Federico Cuomo che gestisce i servizi sociali pur senza titolo amministrativo, coinvolgendo vari soggetti giuridici nell’organizzazione di tali servizi; se i membri dell’amministrazione osservano nell’esercizio delle loro funzioni le prescrizioni idonee al contenimento del virus mentre ai cittadini viene chiesto il rispetto delle regole e di restare a casa. Non finisce qui. Esposito chiede a Cuomo “di disporre per sé e per tutti i membri dell’amministrazione gli accertamenti contemplati dalla legge ed anche se necessita lo stato di quarantena. Inoltre si chiede di conoscere chi svolge assistenza domiciliare sul territorio comunale o di distribuzione alimentari a domicilio, di monitorare e controllare i singoli addetti che hanno requisiti di legge e sanitari così come la società o altro soggetto che ha avuto incaricato i servizi. Di tanto lo scrivente voleva discutere e conoscere nell’organismo che aveva chiesto di costituire e promuovere per l’emergenza determinatasi, ma poiché nulla è stato fatto l’unica possibilità di lasciare traccia e l’interrogazione che adesso deposito”.
CRONACA
21 marzo 2020
Coronavirus, contagiato fratello dell’ex assessore. Sos a De Luca e prefetto: “Accertamenti sanitari per tutti i politici, verificare incontri”