Tamponi urgenti a Capri per il personale ospedaliero e le forze dell’ordine, intanto i consumatori denunciano «un aumento indiscriminato dei prezzi sui beni e prodotti di prima necessità». Il sindaco di Capri Marino Lembo e il consigliere delegato alla sanità, Bruno D’Orazi hanno sollecitato i vertici dell’Asl Na 1 Centro sulla «necessità e l’urgenza di ricorrere anche all’uso di tamponi diagnostici da praticare al personale del presidio ospedaliero Capilupi e del personale dei servizi degli organi di controllo – hanno spiegato nella nota – il pendolarismo quotidiano di tale personale sfugge alle limitazioni imposte dalle ordinanze sindacali e ciò si rivela estremamente rischioso sul piano sanitario». E per lo stesso motivo le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil e Fials in una nota inviata ai vertici dell’Asl hanno chiesto «la sospensione delle guardie dei dirigenti medici non incardinati al Capilupi e che prestano servizio presso altri ospedali. Tale richiesta – è scritto nel documento – al fine di evitare rischi di contagio ed avere personale esclusivamente dedicato all’isola, che non svolga turni di servizio anche in altre strutture e che tramite alloggi messi a disposizione dai comuni pernotti sull’isola riducendo al minimo gli spostamenti dalla terraferma». Sull’isola azzurra si starebbe manifestando «un aumento indiscriminato dei prezzi dei beni di prima necessità». A denunciarlo è Teodorico Boniello, delegato isolano dell’Unione Nazionale Consumatori che ha chiesto lo “stop alle speculazioni” e controlli immediati. «Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di un aumento indiscriminato dei prezzi sui beni e prodotti di prima necessità – ha detto Boniello – chiediamo l’intervento ed il controllo delle autorità competenti. Fate attenzione. Al di là dell’apprezzamento che poniamo nei confronti degli esercenti che, tra mille difficoltà stanno svolgendo un servizio utile per la comunità, riteniamo che non è assolutamente tollerabile questo tipo di condotta, anche considerando le mille difficoltà, anche economiche e occupazionali, che stanno vivendo le nostre famiglie». I segretari regionali di Uiltrasporti Pierino Ferraiuolo e Ugl Autoferrotranvieri Eduardo Leongito, in una nota inviata all’azienda di trasporto locale hanno sollecitato il pagamento «della restante parte della retribuzione di febbraio e, nel contempo, chiedono sin d’ora che la corresponsione dello stipendio di marzo sia assicurata nei tempi regolarmente previsti».
CRONACA
26 marzo 2020
Capri, la richiesta: «Tamponi per medici e infermieri. Sono pendolari e ci sono rischi»