«Il governo deve chiarire sull’apertura delle strutture ricettive extralberghiere, sennò si rischia ulteriore caos». Non solo. «Basta annuncite, i sindaci sospendano tributi per davvero». Il settore extralberghiero è in forte sofferenza per l’emergenza coronavirus. A partire dalla penisola sorrentina, dove tra case vacanza, affittacamere e bed and breakfast si contano migliaia di attività dedicate all’accoglienza dei turisti. Ma, è chiaro, con la pandemia, zero affari e zero clienti. Secondo Abbac, l’associazione regionale del comparto e presieduta da Agostino Ingenito, rimane confusione sul decreto del governo che prevede per gli alberghi l’ipotesi di restare aperti con diverse location che «hanno inteso accedere alla cassa integrazione per i loro dipendenti, difatti chiudendo e non garantendo quell’ospitalità per personale medico, forze dell’ordine e lavoratori autorizzati a spostarsi – dice Ingenito – Molte nostre strutture ricettive, come i nostri affittacamere, ostelli e case vacanza non risultano nell’elenco del decreto, eppure la loro apertura si rende indispensabile per garantire quell’ospitalità di necessità che in alcuni casi abbiamo offerto pure gratuitamente a medici e paramedici ma che ora ci è negata per mancato inserimento nel decreto. Ci sono anche tanti lavoratori impiegati in attività di manutenzione idraulica ed elettrica, dipendenti di grandi aziende, con appalti su tutto il territorio nazionale, che non sono come fare,. Auspichiamo l’intervento urgente del governo» spiega ancora Ingenito. Che rimarca anche un punto cruciale sotto il profilo finanziario: «No a false illusioni o speculazioni di chi in queste ore alimenta speranze per la sospensione dei tributi, solo in alcuni casi è stata prorogata la scadenza della prima rata, per le imprese e cittadini. E i sindaci evitino proclami da social e chiariscano invece con atti deliberativi e determinazioni concrete dei propri settori finanziari se effettivamente vi sono sospensioni piuttosto che fare annuncite da mera raccolta like social». Perdura, ad esempio, a Massa Lubrense, la richiesta da parte dell’opposizione di sospendere la riscossione delle imposte locali: parola al sindaco.
CRONACA
26 marzo 2020
Coronavirus, sos dai B&b: «Sospendete davvero tributi e tasse»