«Il commercio è stremato. A Sorrento il rischio è che sei attività su dieci possano morire e non riaprire. Uso la parola rischio perché voglio essere fiducioso». Natale Attardi, presidente Confcommercio Sorrento, è ferito. Tanti associati sono in affanno, non intravedono una luce in fondo al tunnel e quando ci sarà lo stop alla quarantena collettiva potrebbero decidere di non ripartire. «Numerosi imprenditori mesi fa avevano pianificato il 2020 facendo investimenti, progettando restyling, acquistando merce e assumendo personale – spiega Attardi – Tutto ciò ora pesa come una zavorra. C’è anche un’altra convinzione: in penisola sorrentina si vive di turismo, specialmente straniero. E se non ci sarà un boom di italiani con l’assenza di arrivi di turisti esteri saremo una delle terre maggiormente provate dall’emergenza perché ci saranno ritardi nella ripartenza vera e propria». Le contromisure? L’associazione di Attardi ha colto al volo l’apertura del governatore Vincenzo De Luca ed ha girato al presidente della giunta regionale una serie di istanze «che speriamo possano essere accolte». Eccole nei dettagli. Ci sono 14 proposte. La prima: sospensione per 6 mesi degli adempimenti fiscali, contributivi e previdenziali, eliminando il limite di fatturato di due milioni di euro. Poi: linee di credito a tassi agevolati per il finanziamento scorte ed il pagamento dei fornitori assistite da garanzia pubblica al 90%; soppressione delle imposte locali per l’anno 2020 a carico delle imprese; semplificazione accesso alla cassa integrazione in deroga e al fondo integrazione salariale con accelerazione dei pagamenti ai lavoratori, da iniziare entro il mese nel quale è stata effettuata la richiesta; previsione di una “indennità d’impresa” una tantum, calcolata in percentuale sul fatturato 2019, per l’intero periodo di durata dell’emergenza; sospensione pagamento utenze per le imprese costrette alla chiusura; prolungamento moratoria mutui e prestiti bancari sin alla fine del 2020 ed estensione della sospensione anche alle rate in conto interessi; sospensione dei protesti bancari riguardanti ogni tipo di titoli di credito e delle procedure esecutive nei confronti delle imprese per tutto il 2020; credito d’imposta al 100% sul canone d’affitto degli immobili strumentali utilizzati dalle imprese per la propria attività, di qualsiasi categoria catastale, per l’intero periodo dell’emergenza con tassazione zero per i proprietari che accettano di ridurre provvisoriamente il canone in misura almeno pari al 50%; esenzione Imu per gli immobili strumentali delle imprese per l’intero periodo di chiusura forzata dell’attività; prolungamento per l’intera durata dell’emergenza dell’indennità per lavoratori autonomi e professionisti; esonero dal versamento per il 2020 dei canoni demaniali e delle addizionali regionali per gli stabilimenti balneari e gli altri concessionari del demanio marittimo; applicazione definitiva della proroga al 2033 delle concessioni demaniali degli stabilimenti balneari; esonero dal versamento per il 2020 dei canoni di locazione degli immobili e dei terreni di proprietà della Regione ad uso commerciale e turistico-ricreativo.
CRONACA
31 marzo 2020
Dramma a Sorrento. Confcommercio: «Il 60% delle attività rischia di non riaprire più». Inviate 14 proposte a De Luca