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Nelle aree in cui vi è ancora una limitata trasmissione di SarsCov2, “se si dispone di risorse sufficienti”, vanno effettuati “test diagnostici in tutti i pazienti con infezione respiratoria”. Lo indica la nuova circolare del ministero della Salute di aggiornamento delle indicazioni sui test diagnostici. I test non vanno effettuati in assenza di prescrizione medica od ospedaliera.
Per ottimizzare le risorse, si legge nella circolare, si raccomanda di “effettuare un unico tampone naso faringeo e orofaringeo per ogni paziente”. I pazienti che sono stati già confermati positivi, inoltre, “non devono essere sottoposti ad ulteriori test diagnostici per COVID-19 fino al momento della guarigione clinica che deve essere supportata da assenza di sintomi e tampone naso-faringeo ripetuto due volte a distanza di almeno 24 ore e risultati negativi per la presenza di SarsCov2 prima della dimissione”. La circolare indica l’esecuzione prioritaria dei test diagnostici anche a “primi individui sintomatici all’interno di comunità chiuse per identificare rapidamente i focolai e garantire misure di contenimento”. Se la capacità di esecuzione dei test è limitata, “tutti gli altri individui che presentano sintomi possono essere considerati casi probabili e isolati senza test supplementari”. –
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